Bolzaneto: la tortura sotto processo

Oltre cinquecento le pagine firmate dai Pubblici Ministeri Patrizia Petruzzello e Ranieri Miniati, s’intitolano “Memoria dell’Ufficio del Pubblico Ministero” e sono indirizzati  al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Genova. Il processo è quello sui fatti accaduti a Bolzaneto. E’ il luglio del 2001 e tra il 20 e il 22 luglio e la caserma diventò “carcere provvisorio”. Sono i giorni del G8 e la tensione è molto alta per le strade di Genova. I reati ipotizzati sono a carico di 47 persone: agenti di vario grado e corpo, medici e sanitari. Il 7 aprile si è tenuta l’udienza preliminare, mentre il giorno precedente era incominciato il processo per l’irruzione delle forze dell’ordine alla scuola Diaz. Tutto ciò accade nel silenzio assoluto dei media mainstream. Ciò che leggerete sotto è raccontato dal settimanale Carta (n°13 in edicola fino al 12 aprile) che ha letto la “Memoria” e ne ha ricavato un “libero e rigoroso collage di testimonianze, sia degli arrestato che del loro carcerieri”, omettendo i nomi perché dicono, quelli di Carta, “chiunque è innocente fino a giudizio definitivo”.

Le testimonianze riportate da Carta sono 44, ne riportiamo solo alcuni stralci, testimonianze significative.

Arrestato1.Italiano
[…]Nel cortile, sceso dal blindato, ho visto molti poliziotti e guardie penitenziare in divisa. […] Qui mi hanno picchiato con pugni, calci, manganellate e colpi di caschi. Micolpivano volutamente sulle ferite. A un certo punto si avvicina un poliziotto, molto grosso, mi prende la mano, mi allarga le dita con due mani e le divarica violentemente. La mano si è strappata e io sono svenuto […]

Agente penitenziario
Ho visto giovani che al loro arrivo dovettero passare tra due cordoni di colleghi di tutti i corpi, che cominciarono a menare con sgambetti, sberle, pugni…

Arrestato2 Italiano
[…]Un poliziotto mi viene dietro e mi obbliga a dire “viva il duce”: se no, dice, mi spezza la schiena[…]

Arrestato 6.Spagnolo
Ricordo che in infermeria c’erano due persone in camice bianco, uno seduto e l’altro impiedi. Quello seduto mi dice di alzare le braccia, io eseguo e un poliziotto mi dà un pungo tale da spezzarmi una costola. Il medico dice: “Adesso prova a denunciarmi”

Arrestata8. Italiana
Quando è venuto il mio turno di andare in bagno, mi hanno portato dicendomi “troia” e “puttana”. Mi hanno ficcato la testa dentro il water. Uno mi ha detto: “Che bel culo, ti piace il manganello?”

Arrestato18. Italiano
[…] I poliziotti maschi dicono “ce lo facciamo”, io mi spavento, mi giro e loro mi prendono a pugni. Il medico non dice niente. […]

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