Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ragusa, unitamente ai militari dell’Arma Territoriale, nell’ambito di servizi finalizzati alla tutela della sicurezza dei lavoratori nei cantieri edili e al contrasto dello sfruttamento del lavoro nero, d’intesa con il responsabile della Direzione Territoriale del Lavoro di Ragusa, Ing. Giuseppe Lo Magno, in Ragusa e provincia hanno sottoposto […]
Lavoro, denunce per sfruttamento nei cantieri
Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ragusa, unitamente ai militari dell’Arma Territoriale, nell’ambito di servizi finalizzati alla tutela della sicurezza dei lavoratori nei cantieri edili e al contrasto dello sfruttamento del lavoro nero, d’intesa con il responsabile della Direzione Territoriale del Lavoro di Ragusa, Ing. Giuseppe Lo Magno, in Ragusa e provincia hanno sottoposto a visita ispettiva 11 cantieri edili; 6 aziende agricole e 6 esercizi commerciali, verificando 62 posizioni lavorative, rilevando complessivamente la presenza di 26 lavoratori, di cui quasi la metà cittadini extracomunitari, privi di alcuna tutela assicurativa e previdenziale e di regolare permesso di soggiorno. Sospese 5 attività imprenditoriali, di cui 2 cantieri edile e 3 esercizi commerciali, per aver riscontrato una percentuale di lavoratori in nero pari o superiore al 20% della forza lavoro presente.
Sono otto le denunce in stato di libertà che hanno riguardato altrettanto titolari, rispettivamente di: 4 imprese edili per violazioni al T.U. 81/2008 che hanno principalmente riguardato l’omessa visita medica preventiva; la mancata consegna dei dispositivi di protezione individuale e la mancata predisposizione di parapetti; 2 nel settore agricolo e 2 nel settore commerciale in quanto responsabili del delitto cui all’Art. 22 comma 12 del T.U. sull’Immigrazione nr.286/98, per aver complessivamente impiegato 12 cittadini albanesi privi di regolare permesso di soggiorno pe motivi di lavoro.
A conclusione delle attività sono state altresì contestate sanzioni amministrative per lavoro nero e sospensione dell’attività pari a euro 90.000,00; contravvenzioni per violazioni in materia di sicurezza per circa 40.000,00 euro di ammende. Continuerà anche nei prossimi giorni incessante l’attività ispettiva.