Appenae il 60 per cento degli aventi diritto si è recato alle urne nei 26 Comuni al voto nel Palermitano. A Partinico rispetto alle scorse amministrative più dell'11 per cento in meno di votanti. La causa di una così massiccia disaffezione? Forse le tante liste civiche e i pochi partiti
Comunali 2018, l’affluenza definitiva è in calo Record a Lercara Friddi: solo un elettore su tre
C’era da prevederlo? Verrebbe da dire di sì, visto che a non crederci sono stati in primis gli stessi partiti. Anche nel Palermitano le Comunali 2018 vedono un calo generale dell’affluenza. E a guardare le liste presentate nei 26 Comuni al voto si intravedeva già una tendenza poi confermata: gli stessi partiti – che siano al governo o all’opposizione, alla Regione o al nazionale – poi a livello locale hanno scelto di subissarsi dietro un’infinità di liste civiche. Dai nomi quasi sempre identici: Insieme per, Uniti per, SiAmo con …
Solo all’1 di notte arrivano i dati definitivi. In generale sono andati a votare in provincia il 60,83 per cento degli aventi diritto: il dato più basso da quando c’è l’elezione diretta a sindaco. Sorprende in negativo il Comune di Partinico: l’unica città che potrebbe andare al ballottaggio, e che già al primo turno vede una percentuale di votanti del 60,38 per cento; un crollo del 11,55 per cento rispetto alla precedente tornata elettorale. E non è neanche il caso peggiore: in questo senso il record tocca a Sclafani Bagni, che vede abbassarsi di ben il 12,15 per cento il numero di coloro che hanno scelto di recarsi alle urne.
L’astensionismo, insomma, si conferma una tendenza delle tornate elettorali italiane. E intacca pure il voto che finora aveva più resistito, vale a dire quelle amministrative dove è più facile che si voti per interessi più diffusi e vicini alle esigenze di ogni giorno. Il segno meno caratterizza tutti i 26 Comuni al voto del Palermitano. E anche qui ci sono casi emblematici. A Roccapalumba ad esempio ha votato poco più di un cittadino su due (esattamente il 51,58 per cento). È però un altro il Comune che entra di diritto nella piccola grande storia di questa tornata elettorale. Si tratta di Lercara Friddi, dove la disaffezione ai partiti è talmente forte che a votare sono andati soltanto il 34,36 per cento. Poco più di un elettore su tre. Abbassando di molto il già notevole dato basso delle scorse amministrative, quando alle urne andò soltanto il 40,03 per cento.