Stop alla convenzione tra l'amministrazione regionale e l'istituto previdenziale. Mentre prosegue l'interlocuzione per concordare un ammortamento del debito da 140 milioni, il deputato di Sicilia Futura chiede all'esecutivo di pensare a un piano b per i lavoratori
Asu e ex Pip, scaduta convenzione tra Inps e Regione Tamajo: «Serve soluzione per erogare ancora i sussidi»
Nuovi guai in vista per i lavoratori Asu e ex Pip. La convenzione tra l’Inps e l’amministrazione regionale sarebbe scaduta. Resta in sospeso il debito da oltre 140 milioni di euro che la Regione ha contratto con l’istituto di previdenza sociale, ma la nuova emergenza è l’erogazione dei sussidi. In attesa che l’intero bacino di oltre 2700 lavoratori venga assunto in Resais, come stabilito da una norma approvata nell’ultima legge finanziaria. E sempre ammesso che la stessa norma non sia impugnata dal nuovo Consiglio dei ministri.
In attesa di conoscere i risvolti romani della vertenza (il governo Conte ha tempo entro l’11 luglio 2018 per esaminare la Finanziaria), ecco che ad accendere i riflettori sulla vicenda è il deputato di Sicilia Futura, Edy Tamajo, che chiede al governo regionale di trovare «una soluzione immediata per scongiurare che i lavoratori Pip e Asu rimangano, già da questo mese, senza stipendio a causa del mancato rinnovo della convenzione tra Regione e Inps».
«Per questo personale, che presta servizio nei dipartimenti, nelle aziende sanitarie, nei Comuni, nei poli museali e in diversi uffici regionali – prosegue Tamajo – serve una presa di coscienza da parte del governo Musumeci che includa anche la possibilità di internalizzare il servizio di pagamento delle spettanze di questi lavoratori. Migliaia di famiglie siciliane rischiano di non avere la certezza del reddito, proprio per le controversie registrate in questi mesi. Si ponga fine a questa situazione che rischia di diventare dramma per migliaia di siciliani».