Cpo Experia, due anni dopo In attesa di fondi e giustizia

Dall’alba dell’Experia sono passati due anni, ieri. Il violento sgombero che ha causato la chiusura del centro popolare – occupato da 17 anni – è diventato ormai storia cittadina. Un capitolo che si è aperto intorno alle cinque del mattino del 30 ottobre 2009, quando le forze dell’ordine in assetto antisommossa hanno cacciato gli occupanti dell’ex Casa del Balilla di via Plebiscito 782. Ferendone alcuni.

«Un uso contenuto e di brevissima durata degli sfollagenti», secondo la procura etnea, che aveva chiesto l’archiviazione del fascicolo a carico degli agenti della polizia di Stato. Fascicolo aperto a seguito della denuncia dell’avvocato Marco Rapisarda, colpito alla testa mentre si trovava tra i manifestanti. Ma tra gli atti allegati non c’erano i filmati amatoriali dello sgombero caricati su YouTube, né le riprese dell’emittente televisiva Telecolor. «La visione dei filmati è inutile», aveva dichiarato il procuratore Enzo Serpotta, firmatario assieme al collega Giuseppe Toscano della richiesta di archiviazione. Sei mesi dopo, però, il procuratore Carmelo Zuccaro aveva fatto marcia indietro rispetto a questa posizione, e aveva chiesto l’acquisizione dei video. Era maggio 2011, e da lì a poco si attendeva la decisione del giudice Alfredo Gari, che avrebbe dovuto visionare i filmati per decidere se continuare le indagini oppure no. Ma ad oggi il gip non si è ancora espresso.

Il versante giudiziario, però, è solo una delle due incompiute che riguardano la chiusura del Cpo Experia: l’altra è quella sulla destinazione degli spazi liberati dagli occupanti. L’allora soprintendente ai Beni culturali Gesualdo Campo era stato chiarissimo: «C’è una legge che prevede che i locali dell’Experia vadano all’Ersu, che l’Ersu li voglia oppure no». E si era spinto oltre, sostenendo di voler appaltare e consegnare «i lavori di ristrutturazione dell’immobile, per 500mila euro, entro la fine del 2010». Eppure, di questi lavori non ancora iniziati l’Ersu non sapeva che farsene: «Verso la fine del 1999 avevamo abbandonato ogni pensiero sull’Experia», aveva affermato Nunzio Rapisarda, all’epoca direttore dell’Ersu, all’indomani dello sgombero. Campo, che da soprintendente per il Comune di Catania è stato promosso a dirigente dell’Assessorato ai beni culturali della Regione Sicilia, ha lasciato il posto a Venera Greco. La nuova soprintendente a maggio 2011 si era allineata con il suo predecessore e aveva ribadito l’obbligatorietà di assegnare i beni, ormai in stato d’abbandono, all’Ersu: «Affinché quei locali siano messi in condizione d’essere usati, sono necessari i fondi della Regione».

In due anni, gli ex occupanti hanno continuato le loro manifestazioni pacifiche all’interno del quartiere Antico corso. E non hanno mai smesso di reclamare un posto dove svolgere le loro attività di doposcuola per i bambini e palestra sociale. I loro tour attraverso gli immobili dismessi nella zona li hanno portati a occupare prima il Bastione degli infetti, poi l’ex cinema Minerva,  quindi il giardino della chiesa di via Idria, per finire con la palestra comunale di ginnastica di via Verginelle.

Intanto, però, il portone rosso della storica sede del Cpo Experia rimane chiuso.

 

[Foto di Giovanni Battaglia tratta da Sette giorni da reporter per Catania]


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]