Raffaele sceglie una poltrona Pd e Terzo Polo disertano

Obbligato ad abbandonare una poltrona, sì ma quale? È un’ incognita la scelta di Raffaele Stancanelli. Dopo la sentenza della Corte costituzionale sull’incompatibilità delle cariche di sindaco di una grande città e parlamentare, la decisione del primo cittadino sarà resa pubblica stasera in un consiglio straordinario convocato appositamente. Un consiglio (che la redazione sotto sfratto seguirà in diretta) che ha già suscitato roventi polemiche per il divieto di replica dei consiglieri. «È uno sperpero di soldi pubblici. Non si può chiedere la convocazione del consiglio comunale per fare delle comunicazioni a senso unico. Stancanelli avrebbe potuto indire una conferenza stampa e invece vuole essere l’unico attore sul palcoscenico». Così si sono espressi i rappresentanti di Pd, Api, Udc, Fli e Nuovo Polo per Catania durante una conferenza stampa indetta in proposito. Per protesta e al fine di rivendicare la centralità del consiglio, quindi, i rappresentanti di queste forze politiche hanno deciso di boicottare la seduta. «Il senatore Stancanelli si è sempre guardato dal presentarsi in consiglio –dichiara Saro D’Agata del Pd – e ha deciso di farlo quando non è necessario, gravando sulle casse comunali. È assurdo».

Contro la convocazione della seduta di questa sera anche il gruppo de la Destra – Alleanza siciliana. I cui consiglieri però piuttosto che mancare all’appuntamento hanno deciso di devolvere l’importo del gettone di presenza in favore di Laura Salafia, la studentessa costretta in un letto di ospedale dopo che un proiettile vagante l’ha colpita la collo. «Vogliamo dare un forte segnale a Laura e alla sua famiglia. Le istituzioni che finora hanno latitato, devono intervenire in modo concreto. Speriamo che anche altri consiglieri seguano la nostra strada», dichiara Manfredi Zammataro.

Sulla scelta di Stancanelli, diverse le ipotesi, nessuna certezza. Molti sono convinti che sceglierà la poltrona di sindaco, anche se solo per un po’. «Forse aspetterà che cada il governo per poi riproporre la sua candidatura nazionale» afferma Francesco Navarria. Qualcun altro invece crede che rimarrà senatore perché altrimenti dovrebbe cedere il posto a Nino Strano di Fli. Indiscrezioni dicono che Maurizio Gasparri avrebbe provato a convincere Strano a tornare con il Pdl, ma che ha ricevuto picche in risposta. Date le difficoltà del governo nazionale, sembra che la maggioranza non possa permettersi né di perdere neanche un solo voto, né di creare un precedente per cui ognuno sceglie indipendentemente dalle volontà del partito. Sì, perché altri politici nazionali dovranno scegliere una carica in seguito alla decisione della Corte costituzionale. Per questo lo stesso Silvio Berlusconi avrebbe fatto pressioni su Stancanelli.

Quale sarà la decisione lo scopriremo stasera. Intanto in città si fanno prove di alleanze tra anime diverse. È il caso del terzo polo con il Pd. «Potrebbe essere proficuo per la città» afferma ancora D’Agata. «Siamo pronti ad un confronto su tutta la realtà cittadina e a stilare un programma condiviso, chiaro e definito» afferma Puccio La Rosa.

[Foto di La Repubblica]


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Raffaele Stancanelli comunicherà stasera se rimarrà sindaco di Catania o senatore della Repubblica per il Pdl. Per farlo ha scelto però di convocare una seduta straordinaria del consiglio comunale senza diritto di replica. Ed è subito polemica. «È uno sperpero di soldi pubblici non parteciperemo» accusano le opposizioni. Intanto La Destra destina il gettone di presenza a Laura Salafia

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