ll Governo ha deliberato lo scioglimento del civico consesso del Comune etneo. L'anno scorso erano stati arrestati i dipendenti Domenico Sgarlato e Gabriele Astuto nell'ambito dell'inchiesta Gorgoni sulle infiltrazioni dei clan nella raccolta rifiuti. «Ma nessun componente degli organi elettivi è coinvolto», precisa il primo cittadino
Trecastagni, consiglio comunale sciolto per mafia Il sindaco Barbagallo: «Valutiamo di fare ricorso»
Il Consiglio dei ministri ha sciolto, per ingerenze da parte della criminalità organizzata, il Consiglio comunale di Trecastagni. La notizia è stata pubblicata sul sito del Governo, all’interno del tradizionale comunicato che riassume le attività delle riunioni. All’ordine del giorno di quella di oggi c’era la proposta del ministro dell’Interno Marco Minniti. Assieme a Trecastagni sono stati sciolti i consigli di Surbo (provincia di Lecce), San Gregorio D’Ippona e Briatico (in provincia di Vibo Valentia).
Dopo qualche ora, il sindaco Giovanni Barbagallo ha diramato una nota: «Desideriamo sottolineare che la giunta e il consiglio hanno sempre operato con rigore morale e trasparenza», scrive l’esponente del Pd precisando poi che «nessun componente degli organi elettivi è coinvolto nell’inchiesta Gorgoni». In quell’occasione vennero arrestati due dipendenti comunali: Domenico Sgarlato, capo del settore Lavori Pubblici e Manutenzione, e Gabriele Astuto, funzionario dello stesso settore. L’accusa a loro carico era di aver favorito nell’aggiudicazione del servizio di raccolta dei rifiuti a Trecastagni la EF servizi, ditta di Vincenzo Guglielmino, definito dagli inquirenti uomo di contatto tra i clan Cappello e Laudani.
La vicenda tuttavia, secondo il sindaco Barbagallo, non si intreccerebbe con l’indirizzo politico della sua amministrazione. «Abbiamo svolto il nostro mandato senza mai pensare al beneficio personale – prosegue Barbagallo – il nostro impegno è stato finalizzato esclusivamente al compimento di un buon servizio per la comunità. Abbiamo piena fiducia nel lavoro della magistratura, del prefetto, del ministro dell’Interno e di tutte le forze dell’ordine ma valuteremo l’opportunità di presentare ricorso per salvaguardare l’immagine e il buon nome della nostra città». Il Comune di Trecastagni è chiamato al rinnovo di sindaco e consiglio il prossimo 10 giugno: Barbagallo, eletto nel 2013, sarebbe in procinto di ricandidarsi, sfidato dall’ex sindaco Pippo Messina per il centrodestra, Sebastiano Rodelli per il Movimento 5 stelle e probabilmente Salvo Licciardello per la destra.