Nuovo piano del traffico e tanti disagi. Non solo per gli automobilisti, ma anche per chi prende l'autobus. Poca informazione e tabelloni delle fermate oscurati o in attesa di aggiornamento, non aiutano i passeggeri. Che aspettano per ore, a volte senza risultati. I più confusi, a sorpresa, sono però i vigili urbani
Che confusione, sarà perché ti AMT
Piazza Stesicoro, sabato 24 settembre 2011, ore 17.20: l’autobus non passa. E dove sia finito, non lo sanno nemmeno i vigili urbani. Interpellati sulla misteriosa sparizione, rispondono: «Abbiamo visto gli altri bus in giro, dovrebbero passare da Corso Sicilia. Ma se vuole maggiori informazioni vada al chiosco Amt». Il chiosco, a pochi passi dai vigili, è chiuso. «Non lo riaprono più», dice un passante con sicurezza. Sarà della zona, abituato a vedere la tendina del box informazioni abbassata. «No, sono di Messina, sono arrivato questa mattina. Ma basta guardarlo per capire», risponde l’uomo. Quattro dita di polvere sembrano dargli ragione.
Proprio lì accanto un’anziana signora sembra in attesa dell’autobus. «Macché autobus, sono seduta qui per l’ombra. Legga il cartello: deve andare in Corso Sicilia». Sul tabellone della fermata, coperto da un sacco nero, c’è scritto solo «Le altre linee transitano da Corso Sicilia». In attesa, alla fermata del corso, ci sono una ventina di persone. Il tempo passa nella solita gara a chi ha aspettato di più: «Io sono qui da venti minuti», «io da 45». Sono quasi le 18: l’ultimo bus – ma si scoprirà solo dopo – è passato davvero un’ora prima. Questa informazione vale circa mezzo chilometro a piedi, fino a piazza della Repubblica, il capolinea verso il quale sono dirette la maggioranza delle persone in attesa.
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L’attesa è silenziosa e tutti sembrano avere una certa fiducia, nonostante il tempo che passa: «Problemi con i nuovi percorsi? Francamente no, a me viene addirittura più comodo» dice una ragazza. E’ appena uscita da lavoro, deve prendere il 721. «In realtà non so se il sabato passa da qui, ma in alternativa prenderò il 935 – continua – L’Amt dovrebbe mettere dei cartelli con informazioni chiare sui nuovi percorsi, per non far impazzire la gente». Una signora, con un pesante pacco in mano, sembra meno disposta a perdonare i cambiamenti imposti dal nuovo piano del traffico. «Sono venuta a piedi, ma con la busta il percorso inverso non si può fare – spiega – Per chi abita in via Vittorio Emanuele ormai c’è solo l’831 in via Plebiscito da prendere per andare in centro, visto che piazza Duomo è chiusa al traffico». Quello che la signora non sa è che l’attesa è comunque vana.
«Tutti i sabati, dalle 17 in poi, gli autobus non possono passare per via Etnea. Lo dice un’ordinanza del sindaco di una decina d’anni fa – spiega un autista al capolinea – Di conseguenza non passano nemmeno dal lato sud di Corso Sicilia». Un’abitudine che dev’essere sfuggita ai passeggeri in attesa alle fermate. «Le persone dovrebbero saperlo – risponde piuttosto infastidito l’autista – Anzi lo sanno, fanno solo finta». Che fingessero anche i vigili urbani?
Recita o meno, alla fermata c’è chi ancora aspetta un autobus che non verrà. Come un uomo anziano, fermo lì da almeno mezz’ora. La notizia dell’ordinanza non lo sconvolge. «Devo arrivare in via Umberto per poi scendere di nuovo in via Francesco Crispi? – chiede – Meglio andare a piedi. Saluti dottore». L’anziano signore la prende con filosofia. Dev’essere un utente Amt da tempo: ha il passo svelto di chi è abituato a camminare a piedi.