Il patron, protagonista oggi di una 'toccata e fuga' in città per caricare ulteriormente la squadra in vista del rush finale, ha accontentato il tecnico che aveva chiesto il supporto dell'ex collaboratore di Lippi in Nazionale. La mente è rivolta alle ultime cinque partite: «Dobbiamo vincerle tutte, i giocatori sono carichi»
Palermo, Bacconi nello staff di Tedino Zamparini: «Non possiamo più sbagliare»
Intorno ai quadri tecnici del Palermo soffia costantemente aria di novità. A cinque giornate dal termine della regular season, il puzzle rosanero «accoglie» un nuovo tassello. L’input, in questo caso, arriva da Tedino che ha chiesto e ottenuto di avere come ulteriore supporto la competenza di Adriano Bacconi, ex collaboratore di Lippi in Nazionale. Esperto di rilevazioni statistiche e analisi degli aspetti tecnico-tattici del calcio, l’ex opinionista della Domenica Sportiva è già stato presentato da Tedino a Zamparini. L’incontro è avvenuto questa mattina al Barbera in occasione di un blitz in città del patron, sbarcato a Palermo per caricare ulteriormente la squadra in vista dello sprint finale: «Ho accontentato l’allenatore che mi ha chiesto il supporto di un tecnico – ha confermato il numero uno del club di viale del Fante dopo una riunione tecnica alla quale hanno partecipato anche il presidente Giammarva, il ds Valoti e gli uomini dello staff di Tedino – si tratta di un ex collaboratore di Lippi e Mancini. Ho detto al mister – prosegue con una battuta – che lo scalerò dal suo stipendio e che, pur di vincere, prenderei nello staff anche sua sorella se mi dicesse di volere prendere sua sorella…Fiducia in Tedino intatta? La conferma è proprio l’inserimento di questo nuovo profilo. Anche Tedino, in ogni caso, sa che il Palermo in questo momento deve migliorare. Mi ha presentato il nuovo collaboratore e mi ha illustrato il suo curriculum, di grande livello. Mi auguro che faccia bene e che, se andiamo in A, rimanga con Tedino anche l’anno prossimo».
Bacconi, fiorentino classe 1964 con un passato da allenatore dell’Ospitaletto (in serie D e in Eccellenza) alla fine degli anni Novanta e anche da preparatore atletico a Pisa e Brescia, sarà una risorsa in più a disposizione di un Palermo ‘costretto’ a non sbagliare le prossime cinque gare per legittimare le proprie ambizioni di promozione diretta: «Sono qui anche per stare vicino alla squadra che incontrerò nel pomeriggio al campo di allenamento – ha aggiunto Zamparini – i giocatori sono tutti carichi e determinati e sono convinti che la nostra squadra è più forte delle altre. Non possiamo fallire le prossime partite e non dovremo concedere nulla ai nostri avversari. Non concedere nulla non significa pensare solo a difendersi ma difendersi bene. Ho fatto notare a Tedino e al suo nuovo collaboratore che, sabato scorso, solo per caso non abbiamo subìto il gol del pareggio e che non è possibile, con la difesa schierata, permettere all’avversario di fare un traversone lasciandolo libero senza marcatura».
L’imprenditore friulano spera di vedere un Palermo attento e sempre sul pezzo. Il primo banco di prova, in tal senso, sarà il match in programma venerdì a Venezia: «Mi preoccupa l’aspetto mentale, il fatto che abbiamo la pressione di dovere vincere. Noi dobbiamo giocare con tranquillità e senza fretta sapendo di essere più forti ma dimostrandolo sul campo. Il Palermo è nettamente più forte di Parma e Frosinone. A proposito del Venezia – continua – è una squadra guidata da un allenatore bravo ed esperto e dobbiamo sapere che gioca di rimessa. Se lo sento come un derby personale? Assolutamente no, mi interessa solo andare in serie A». Traguardo che passa dalle prossime cinque sfide: «Sono tutte gare difficilissime e ritengo che le partite contro le pericolanti siano ancora più complicate rispetto a quelle contro le formazioni che stanno davanti. I nostri giocatori devono ritrovarsi un po’ tutti, essere compatti e non giocare ognuno per conto proprio. Dobbiamo essere squadra. Cosa possono dare in più i tre ragazzi palermitani? La loro voglia è certamente una risorsa molto utile ma sono importanti anche a livello numerico dato che siamo pochi in questo momento. L’handicap è che sono ancora inesperti». Menzione speciale per La Gumina: «È un ottimo realizzatore e questa è una dote molto importante anche se il ragazzo, ed è normale alla sua età, non si è ancora inserito del tutto nel gioco».