A. V. e R. C. sono stati fermati ieri dalle forze dell'ordine. I due, in circostanze diverse, hanno violentemente picchiato le rispettive mogli, dalle quali si stanno separando. Il primo si sarebbe introdotto in casa di notte e avrebbe colpito con un coltello la ex convivente. Il secondo, invece, avrebbe usato una pietra
Mariti aggrediscono le mogli con coltelli e pietre Non accettano separazioni, arrestati due uomini
Due casi diversi, lo stesso sfondo: violente aggressioni alle mogli, dalle quali sono in fase di separazione. A. V. è stato arrestato questa notte con l’accusa di tentato omicidio: la donna si è presentata al pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi con una ferita di arma da taglio alla mano. Il personale sanitario avrebbe così segnalato l’accaduto alle forze dell’ordine. La vittima avrebbe raccontato agli agenti che quella sera l’ex compagno si sarebbe introdotto in casa sua, dopo avere forzato la porta, e l’avrebbe raggiunta in camera da letto. La donna dormiva con la figlia di 19 mesi, quando sarebbe stata presa per i capelli e trascinata in cucina, dove sarebbe stata aggredita con un coltello.
Ferita alla mano nel tentativo di proteggersi, la donna sarebbe stata accompagnata al pronto soccorso direttamente dall’aggressore, che l’avrebbe aspettata in sala d’attesa. La vittima è stata poi portata in questura per formalizzare la denuncia. A casa della donna – già diversa da quella dell’uomo – gli uomini della scientifica hanno trovato il coltello sporco di sangue. L’uomo era già stato denunciato in passato per maltrattamenti in famiglia, minacce e stalking: per questo motivo è stato stavolta arrestato e trasferito nel carcere di piazza Lanza.
Il secondo caso, invece, si è verificato nella serata di ieri. L’arrestato è R. C., che ha telefonato lui stesso alla polizia per raccontare di avere aggredito sua moglie. L’uomo avrebbe raccontato di avere scoperto un tradimento della donna. Per questo, dopo averla raggiunta a lavoro, l’avrebbe aggredita con una pietra, colpendola svariate volte in testa. Nel frattempo, la vittima aveva richiesto l’aiuto del 112 ed è stata accompagnata da un’ambulanza del 118 al pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi, dove le sono state riscontrate lesioni giudicate guaribili in dieci giorni. Il marito avrebbe aspettato in strada l’arrivo delle forze dell’ordini: è stato arrestato per lesioni aggravate e sottoposto ai domiciliari (vive in una casa diversa da lei).