Un percorso indipendentista che, al di là della data del referendum, «vede una lotta determinata e senza tregua contro la repressione del governo spagnolo per l'affermazione del principio di autodeterminazione».
Domani incontro con una militante catalana Si fa il punto sul percorso indipendentista
Domani a partire dalle 18.00, ospiti nei locali della libreria del Bar Garibaldi (piazza Cattolica n 1), il portale di informazione Antudo.info propone un incontro con una militante catalana del partito indipendentista Endavant per discutere e rendere noti gli ultimi eventi del processo indipendentista in Catalogna. «Il 1 ottobre, fra cariche e spari della polizia inviata da Madrid, 2,26 milioni di catalani (42,3%) ha votato Si all’indipendenza della Catalogna decretando la vittoria del referendum con il 90 per cento dei voti», si legge in una nota della redazione Antudo.info.
Un percorso indipendentista che, al di là della data del referendum, «vede una lotta determinata e senza tregua contro la repressione del governo spagnolo – prosegue la nota – per l’affermazione della propria libertà e la legittimità del principio all’autodeterminazione. Un percorso che nel popolo ha il proprio vero protagonista». La cronaca di questi giorni ci restituisce nuovamente una Catalogna in forte agitazione alla notizia dell’arresto , al confine tra Germania e Danimarca, del proprio leader Puidgemont.
Più di cinquantamila persone alla manifestazione indetta a Barcellona dall’assemblea nazionale catalana, i Comités de Defensa de la República (CDR) ne convocano un’altra che arriva fino alla delegazione del governo centrale. In tarda serata i primi scontri e le violente cariche. Barricate con cassonetti incendiati. Dal palazzo della delegazione è stata anche ammainata la bandiera spagnola e al suo posto messa una indipendentista.
«Che lo si voglia ammettere o meno la Catalogna ha messo in crisi non solo lo stato spagnolo postfranchista ma anche i vacui principi su cui si fonda la fortezza Europa conclude la nota – Che lo si voglia ammettere o meno in Catalogna sta succedendo qualcosa, il percorso in atto non accenna minimamente a fermarsi e l’ondata repressiva di Madrid, al contrario, rinvigorisce il percorso indipendentista».