In manette sono finiti Georgi Pokrovski e Amiranashvili Daviti, entrambi senza fissa dimora. Ad avvertire le forze dell'ordine sono stati i vicini, insospettiti dai rumori provenienti dall'appartamento di via Fontanella 24. I militari sono riusciti a bloccarli dopo una violenta colluttazione
Due ladri tentano di svaligiare la casa di un defunto Bloccati dai carabinieri, volevano aprire cassaforte
Sapevano che il proprietario di casa era morto e per questo motivo hanno provato a svaligiargli l’abitazione. Il colpo però è finito male grazie all’intervento dei carabinieri del nucleo radiomobile del comando provinciale dei carabinieri. In manette sono finiti due ladri professionisti senza fissa dimora, originari dell’Est Europa. Si tratta dei ladri del russo Georgi Pokrovski e del georgiano Amiranashvili Daviti. I due malviventi si sono introdotti dentro l’appartamento di via Fontanelle 24 e, inizialmente, si sono appropriati di circa 1400 euro in contanti ed di alcune collanine d’oro.
Subito dopo si sono addentrati in un ripostiglio della casa, dov’era celata una cassaforte. Per provare ad aprirla la coppia avrebbe iniziato a usare alcuni attrezzi, tra cui un trapano e altri utensili per lo scasso. I rumori hanno insospettato i vicini di casa che hanno chiamato il numero unico di emergenza. Sul posto si è presentata una pattuglia, con i carabinieri che però non sono riusciti, almeno inizialmente, a introdursi nell’appartamento. I ladri, presumibilmente dopo essersi resi conto che qualcuno stava per entrare, hanno chiuso la porta lasciata socchiusa.
Dopo avere circondato l’intera area, con l’ausilio di altre pattuglie, sono riusciti ad entrare grazie a una copia delle chiavi fornite dai parenti del proprietario. Oltrepassata la porta è iniziata una violenta colluttazione con Pokrovski e Daviti che hanno avuto la peggio e sono state ammanettati. Tutta l’attrezzatura è stata sequestrata mentre la parte di refurtiva che erano riusciti a raccogliere è stata restituita. Dopo le formalità di rito gli arrestati sono stati condotti nella casa circondariale di piazza Lanza.