Dopo il pestaggio di ieri a danno di Massimo Ursino, responsabile provinciale del movimento neofascista, sui social giunge la solidarietà «al camerata aggredito». Questa mattina intanto sono scattati i controlli della polizia nelle abitazioni di noti antifascisti appartenenti alla galassia dei centri sociali
Pestaggio Ursino, Fn: «Nulla resterà impunito» Perquisizioni all’alba a esponenti centri sociali
Perquisizioni e identificazioni all’alba per alcuni esponenti dei centri sociali di Palermo. L’iniziativa della polizia è avvenuta in seguito al pestaggio, avvenuto ieri sera, del responsabile provinciale di Forza Nuova Massimo Ursino. Attorno alle ore 19, nella centralissima via Dante, l’esponente neofascista è stato raggiunto da un gruppo di persone che lo ha bloccato, legato e imbavagliato per poi pestarlo fino a procurargli vari lividi sparsi per il corpo e una ferita alla testa.
L’uomo è stato portato al pronto soccorso del Civico da un’ambulanza. Al momento ha una frattura al naso, ematomi al volto e in tutto il corpo e una sospetta lesione alla spalla. I medici gli hanno diagnosticato una prognosi di venti giorni. Ursino gestisce un laboratorio di tatuaggi in via Marconi, a pochi passi dal luogo dell’aggressione di ieri pomeriggio.
Un episodio che non fa che aumentare la tensione in vista dell’annunciato comizio di Roberto Fiore, leader di Forza Nuova nonché ex capo di Terza Posizione – condannato per banda armata e associazione sovversiva, fuggito all’estero nel 1980 e rientrato in Italia solo dopo che i suoi reati sono caduti in prescrizione – che ha annunciato da tempo la propria presenza in città per sabato 24 febbraio, in un luogo non ancora precisato in centro città.
Dopo l’aggressione di ieri, sui social è giunta la solidarietà di Forza Nuova Sicilia al proprio militante. «È il risultato della grave campagna di odio scatenato dalle forze e dalla stampa di regime contro il nostro movimento – scrivono i neofascisti in un post -. Massima solidarietà al camerata aggredito, nulla resterà impunito».