Nel Comune trapanese la commissione elettorale ha deciso di scegliere chi comporrà i seggi il prossimo 4 marzo in maniera arbitraria. Il vicesindaco attacca: «La maggioranza non ha fatto alcuna nomina, la minoranza invece sì». Ma la prima cittadina prova ad abbassare i toni
Erice, scrutatori nominati e non scelti per sorteggio Sindaco: «Preferiti amici? Non so, ma tutti giovani»
Le nomine anziché il sorteggio. È polemica sulle modalità scelte dalla commissione elettorale del comune di Erice per la designazione degli scrutatori, in vista delle elezioni nazionali del prossimo 4 marzo. I lavori si sono svolti la scorsa mattina negli uffici elettorali di Rigaletta Milo.
A sollevare la polemica, a margine della seduta, il vice sindaco Angelo Catalano: «Nell’evidenziare che la maggioranza che sostiene la nostra amministrazione non ha fatto alcuna nomina, procedendo attraverso il più trasparente sorteggio dalle liste elettorali al fine di dare pari opportunità a tutti, la minoranza, in continuità con il passato, ha ritenuto invece di procedere attraverso le nomine».
«Per ben 12 anni – ha sottolineato invece la sindaca Daniela Toscano – abbiamo proceduto con il sorteggio. Questa volta alcuni consiglieri della minoranza hanno scelto la via delle nomine. Al momento posso solo dire che si tratta di una polemica sterile. Sotto il profilo strettamente normativo, infatti, la scelta degli scrutatori da nominare per la composizione dei seggi in occasione di qualsiasi consultazione elettorale è lasciata alla libera discrezione della Commissione elettorale. Non posso affermare che siano state fatte nomine ad personam e scelti amici degli amici, da quello che ho potuto constatare per fortuna i prescelti sono tutti giovani».
Bocciata la proposta dei Cinque Stelle Alessandro Barracco, Eugenio Strongone e l’indipendente Simona Mannina, di procedere con il sorteggio degli scrutatori tra i disoccupati e gli studenti under 30, garantendo «una turnazione con prelazione», cioè escludendo i sorteggiati dalla successiva tornata elettorale ma garantendo che uno solo venga riconfermato per assicurare il corretto svolgimento delle operazioni elettorali. «Questa di estrapolare i nomi dalle liste dei disoccupati – sostiene la Toscano – è un’idea che avevamo provato a realizzare in passato, ma a causa delle criticità riscontrate nel mettere insieme un elenco completo di tutti i disoccupati del territorio ci abbiamo rinunciato».