Nove giorni dopo la chiusura della sessione invernale, il dirigente abruzzese ha tracciato un bilancio delle operazioni condotte dalla società. Spazio, poi, al calcio giocato e al ko di Empoli analizzato con Tedino e Zamparini «in maniera serena, in un incontro nel quale ognuno ha detto la sua». La mente adesso è rivolta al match con il Foggia
Il ds Lupo promuove il mercato rosanero «Abbiamo colmato le lacune dell’organico»
Ricapitolando: acquistati Fiore e Moreo, ceduti invece Cionek, Monachello, Embalo e Petermann. È il bilancio, movimenti minori a parte, delle operazioni condotte dal Palermo nella sessione invernale di mercato terminata lo scorso 31 gennaio. Un mercato, quello rosanero, a cui Zamparini ha attribuito nei giorni scorsi un dieci sottolineando la capacità del club di trattenere i big. Il ds Fabio Lupo non ha dato voti ma viaggia sulla stessa lunghezza d’onda del patron nel momento in cui pone l’accento sulla permanenza di giocatori come Nestorovski e Rispoli, elementi fondamentali nello scacchiere di Tedino: «Avremmo tenuto in considerazione la possibilità di cedere Nestorovski solo se fosse arrivata un’offerta faraonica ma questa non è arrivata nonostante la proposta proveniente dalla Cina – ha spiegato il dirigente abruzzese nel corso della conferenza stampa odierna al Tenente Onorato – e in ogni caso il giocatore ha sempre detto di non volere andare via. Abbiamo tenuto anche Rispoli che, nelle ultime ore della sessione da poco conclusa, ha ricevuto nuove offerte da club di serie A (come ad esempio il Cagliari, ndr). Offerte meno allettanti rispetto a quelle arrivate in estate ma provenienti, comunque, da società della massima serie. Abbiamo ottenuto ciò che volevamo: mantenere l’organico che ha fatto molto bene nel girone di andata».
E questo organico è stato puntellato con gli acquisti del difensore italo-belga Fiore e dell’attaccante Moreo, operazioni in entrata che il Palermo ha definito relativamente presto rispetto ai tempi registrati nelle finestre invernali del recente passato: «Abbiamo fatto delle valutazioni e agito secondo il principio dell’utilità e non dell’indispensabilità dato che, rispetto ad altre squadre di questo campionato, noi obiettivamente avevamo meno necessità di rinforzarci. Abbiamo preso Fiore inquadrandolo anche come possibile alternativa ad Aleesami sulla fascia sinistra pur sapendo che Fiore ha caratteristiche più difensive. E con Moreo abbiamo colmato una lacuna sul fronte offensivo. Per quanto riguarda la sostituzione di Cionek in difesa, invece, abbiamo optato per la soluzione interna preferendo dare fiducia a giocatori come Szyminski o Dawidowicz arrivati in estate e già entrati nei meccanismi piuttosto che prendere un giocatore che, necessariamente, avrebbe avuto bisogno di tempo per ambientarsi».
Acquisti, cessioni ma anche colpi sfumati. Rientrano in quest’ultima categoria il centrocampista classe ’98 Callegari e il diciottenne esterno offensivo Haksabanovic: «Per quanto concerne Callegari – spiega Lupo – il suo agente (Alessandro Canovi, ndr) ci ha detto che aveva sul tavolo altre opportunità ma resto della convinzione che si sia sentito scavalcato nell’ambito di una trattativa che si stava sviluppando in maniera assolutamente regolare. Ci hanno perso tutti: il PSG perché il ragazzo è in scadenza di contratto, il giocatore stesso che a Palermo avrebbe avuto la possibilità di crescere e anche il procuratore che non ha fatto una bella figura. In merito ad Haksabanovic, invece, è stata un’opportunità nata gli ultimi giorni di mercato e che io ho valutato assieme ai miei collaboratori dopo una segnalazione. La trattativa è naufragata nel momento in cui il West Ham, facendo una valutazione tecnica, ci ha ripensato e ha deciso di non privarsi del giocatore». E in extremis è svanito anche il sogno Di Carmine coltivato il mese scorso per diversi giorni: «C’è stata nelle ultime ore questa ulteriore opportunità ma ci tengo a precisare che l’eventuale acquisto di Di Carmine non avrebbe spostato di una virgola gli equilibri del nostro attacco. Sul quale puntiamo molto e che è a posto anche numericamente nonostante le partenze di Embalo e Monachello».
L’attacco rosanero, intanto, è rimasto a secco venerdì scorso in occasione del big-match perso ad Empoli per 4-0. Un ko che, il giorno dopo, è stato oggetto di discussione in un incontro avvenuto a Firenze tra Zamparini, Tedino e Lupo: «Abbiamo analizzato la sconfitta con grande serenità. Ognuno ha espresso le proprie opinioni, diverse le une dalle altre com’è giusto che sia in una normale dialettica. Zamparini ha cercato di capire le ragioni della brutta sconfitta ma, al di là di tutto, ha ribadito la sua totale fiducia nella nostra operatività». L’obiettivo è resettare e ripartire subito in occasione della gara contro il Foggia in programma lunedì sera al Barbera. Un match che i rosanero vogliono assolutamente vincere («Ho visto la squadra serena, con voglia di riscatto e consapevole che il Palermo non è quello di Empoli» – ha dichiarato Lupo) e che, come si evince dai segnali emersi nelle ultime ore (ieri è stata raggiunta quota 3 mila biglietti venduti) complici i prezzi speciali promossi dalla società, quasi certamente richiamerà un numero di spettatori più alto rispetto alle ultime gare interne: «Le risposte positive della gente confermano che in questa piazza c’è ancora amore. Un amore di cui noi cercheremo di essere all’altezza quotidianamente. Pur essendosi manifestato in una forma sbagliata, era amore anche la contestazione che a luglio hanno organizzato i tifosi, delusi e in cerca di chiarezza. Tutti noi abbiamo dato finora un contributo e, se proprio dobbiamo riconoscerci un merito, credo che dal punto di vista ambientale abbia avuto finora effetti positivi il ripristino di una condizione di normalità. Nel lavoro quotidiano e nel confronto tra il patron e il corpo tecnico».