La paura che hanno i parenti dei malati di Alzheimer che ogni giorno portano i propri cari al centro diurno di via Pindemonte è che alla fine del bando, prevista per il 7 marzo, la sede chiuda e che i familiari torneranno a stare tutto il giorno in casa senza far nulla. «Siamo l'unica struttura pubblica» spiega la responsabile
Scade bando per centro diurno malati di Alzheimer Mattina: «Le risorse ci sono, la gara tocca ad Asp»
Un centro che in poco tempo è diventato un punto saldo nella vita dei malati di Alzheimer di Palermo, e anche per i loro parenti, sembra essere destinato a chiudere. L’anno scorso grazie al Piano di zona della 328 è stato aperto il centro diurno all’interno dell’Asp di via Pindemonte con 18 dipendenti tra psicologi, educatori, operatori socio assistenziali, inservienti e amministrativi che accoglie attualmente 25 malati di Alzheimer, il bando purtroppo scadrà il 7 marzo e, secondo i familiari e i dipendenti della cooperativa, sembra non ci siano i tempi tecnici per scrivere un nuovo bando.
«Per noi è stato un grandissimo sollievo avere avuto l’opportunità di incontrare questo centro – spiega Francesco Romeo, che porta suo padre ogni giorno al centro – è un servizio gratuito aperto dalle 8 di mattina alle 18, dove so che mio padre fa diverse attività come colorare, ballare, dipingere, cucinare, ma anche ginnastica mentale. Tutte attività importantissime per lui, che a casa non avrebbe potuto svolgere, quando sta in casa non fa nulla. Per la mia famiglia è stato un sollievo avere avuto questa opportunità perché mio padre a volte, a causa della malattia ,era diventato violento con noi familiari, al centro invece sanno come prenderlo. Il personale è specializzato, noi siamo sereni e anche mio padre. Se dovesse chiudere noi ripiomberemmo in una condizione di profondo disagio».
Il centro è gestito dalla Cooperativa Azione Sociale di Caccamo: «Per adesso siamo tutti un po’ tristi, soprattutto i familiari dei pazienti – spiega Graziella Veca, responsabile del centro – questo che gestiamo noi è l’unico pubblico, gli altri sono tutti privati. Io continuo ancora adesso a fare inserimenti nella struttura di nuovi malati perché il centro è come se fosse un asilo e quindi si fa un inserimento graduale di giorno in giorno. Ho anche organizzato la festa di carnevale perché non mi va di non dare il massimo ai nostri pazienti, io sono un’entusiasta di natura e sono certa che in qualche modo andrà bene».
L’assessore alle Attività Sociali Giuseppe Mattina rassicura: «Le risorse ci sono, almeno per un altro anno. Purtroppo la cooperativa non sarà la stessa perché il bando prevede che cambi ma i fondi ci sono. Il bando lo farà l’Asp però, non è di competenza comunale». Ma anche questo sembra che stia andando a buon fine. «Il sindaco ha incontrato Candela – conclude l’assessore – e gli ha assicurato che il bando si farà e che metterà in campo tutte le risorse necessarie, il centro non chiuderà».