Arriva anche a Palermo l'appuntamento con la cinematografia del Maghreb, nato da un'idea del regista Challouf e pensata per mettere in comunicazione due paesi tanto vicini sia culturalmente che geograficamente. Dal 3 febbraio al cinema dei Cantieri Culturali si susseguiranno dibattiti e documentari
Viaggio in Italia con il cinema tunisino Al De Seta incontri e proiezioni di film
Arriva anche a Palermo il viaggio in Italia con il cinema tunisino. A 50 anni dal primo passaggio di Roberto Rossellini in Tunisia per le riprese di uno dei suoi ultimi film, Gli atti degli apostoli, la neonata Cineteca Tunisina, organizza l’appuntamento culturale che prevede cinque tappe in cinque città italiane nel segno del cinema tunisino classico e contemporaneo. Una rassegna itinerante che si svolgerà tra gennaio e febbraio 2018, nata da un’idea del regista tunisino Mohammed Challouf e pensata per mettere in comunicazione due paesi tanto vicini sia culturalmente che geograficamente.
Il programma della tappa palermitana prevede la proiezione di quattro lungometraggi fra cui alcuni classici della cinematografia tunisina, proiettati nelle loro versioni recentemente restaurate, ma anche film più recenti che trattano di temi quali l’emigrazione italiana in Tunisia e la storia cinematografica dell’Africa attraverso un ritratto del regista tunisino Tahar Cheriaa e dei più importanti esponenti del cinema africano.
Si comincia sabato 3 febbraio alle 18.30 al Cinema De Seta con il film di Mahmoud Ben Mahoud, Italiani dell’altra riva, documentario sulla comunità italiana in Nord Africa, preceduto dai cortometraggi di Enrico Montalbano e Laura Verduci, Marinette torna a casa e Kif Kif , Siciliani di Tunisia. A seguire, la proiezione delle 21.00 sarà un’occasione unica per scoprire i primi passi nel cinema di Claudia Cardinale e Omar Sharif nel film Goha di Jaques Baratier,presentato a Cannes nel 1959 che racconta le vicende di Giufà, personaggio popolare della tradizione mediterranea.
Domenica 4 febbraio alle 18.30 Mohamed Challouf, curatore della rassegna, introdurrà il suo documentarioTahar Cheriaa all’ombra del Baobab,che racconta l’incontro tra i pionieri del cinema in Africa, e la nascita negli anni sessanta del panafricanismo cinematografico che porterà nel 1966 alla fondazione del primo festival d’Africa e del Mondo Arabo: Le Giornate Cinematografiche di Cartagine. Alle 21.00 grande finale alla presenza di Nacer Khemir autore di Les Baliseurs du Desert, film cult presentato da Enrico Ghezzi all’interno della programmazione di Fuori Orario e proposto quest’anno nella sezione Venezia Classici in versione restaurata.
L’iniziativa si pone l’obiettivo di rafforzare i futuri scambi tra la neonata cineteca tunisina e tre dei più importanti centri d’archivi cinematografici italiani. La cineteca italiana di Milano, la cineteca Nazionale di Roma e la Filmoteca Regionale Siciliana. Ma anche di coinvolgere realtà come Moltivolti che da anni lavora sull’integrazione delle diverse comunità all’interno del quartiere di Ballarò, per rafforzare il dialogo tra la Sicilia e i paesi del Maghreb.
L’evento è reso possibile grazie al sostegno della Fondazione Arbor di Lugano, del Centro Nazionale del Cinema e dell’Immagine, Tunisi e del Comitato degli immigrati tunisini in Italia e grazie anche alla collaborazione organizzativa della Cineteca Italiana di Milano, la Cineteca Nazionale di Roma, il Cinema Post Modernissimo di Perugia, il Cinemazero di Pordenone e l’associazione culturale SudTitles di Palermo.