Le fiamme sono divampate nel pomeriggio di ieri e le operazioni di spegnimento sono durate fino a questa mattina. Al momento è ancora in corso la prima verifica per accertare i danni provocati e la dinamica. «Fanno pensare le dimensioni dell'episodio in questo periodo», commenta il responsabile Gaetano Torrisi
La riserva Fiumefreddo devastata da un incendio Indagini e sopralluogo in corso per capire le cause
Un incendio di vaste dimensioni si è sviluppato nel tardo pomeriggio di ieri, intorno alle 19, all’interno della riserva naturale orientata Fiume Fiumefreddo. Alimentate dal forte vento che soffiava sulla città etnea, le fiamme hanno interessato in particolare la parte nord della riserva.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Acireale, di Riposto, di Linguaglossa, di Randazzo, di Paternò e anche squadre del comando provinciale di Catania. Le operazioni di spegnimento sono state lunghe e complicate e si sono concluse soltanto intorno alle 6.30 di questa mattina. Le fiamme hanno lambito anche la casa dei custodi. Un’ambulanza del 118 ha soccorso la moglie del custode, impaurita e rimasta leggermente intossicata dal fumo ma senza riportare gravi conseguenze.
«Stiamo ancora effettuando un primo sopralluogo per comprendere l’entità del danno alla riserva – spiega a MeridioNews Gaetano Torrisi, il responsabile delle riserve della provincia di Catania – e anche le cause che possono averlo provocato. Anche se fa pensare che il 18 gennaio si sviluppi un incendio di queste dimensioni». Mentre non è ancora stato possibile accertare se si sia trattato di un episodio di matrice dolosa o colposa, intanto i danni sembrano essere notevoli. Sul posto anche i carabinieri di Fiumefreddo che, al momento, stanno conducendo le indagini.