Gli studenti del movimento catanese bloccano un tratto della Circonvallazione e occupano simbolicamente la sede dell'Ersu. Poi appuntamento alla Cittadella per organizzare le prossime iniziative, in attesa della discussione sulla fiducia da cui potrebbe dipendere il destino della riforma Gelmini
Sulla strada, aspettando il 14
Stamattina, intorno alle 11, un corteo formato da studenti del Movimento studentesco e provenienti da varie facoltà dell’ateneo di Catania ha bloccato un tratto della circonvallazione, come iniziativa di protesta contro l’approvazione del Ddl Gelmini. Successivamente, dopo aver bloccato anche la parte alta di via Etnea, gli studenti si sono spostati verso la sede dell’Ersu, di cui hanno occupato simbolicamente, intorno alle 13, gli uffici della direzione, “alla luce dei tagli discussi in questi giorni in finanziaria regionale”, spiega Matteo Iannitti del Movimento. I ragazzi hanno avuto un lungo confronto con il direttore Rapisarda: “abbiamo denunciato la situazione attuale del diritto allo studio – racconta Iannitti – sia a livello nazionale che qui a Catania. Abbiamo posto il problema su quello che sta accadendo in ambito regionale e nel nostro ateneo e Rapisarda ha dovuto ammettere che la situazione non è delle più rosee”. Gli studenti del Movimento lamentano i tagli all’istruzione proposti dalla nuova finanziaria del governo regionale Lombardo, in discussione nei prossimi giorni all’ARS, ma anche la decisione presa ieri in Senato Accademico, in cui, secondo Iannitti, “il CdA ha approvato una finanziaria d’Ateneo che stabilisce, per il 2011, ulteriori aumenti di tasse universitarie” .
La mobilitazione è partita dal Dipartimento di Chimica della Cittadella, dove un centinaio di studenti era riunito in assemblea, dopo l’arrivo nell’aula occupata di gruppi di studenti provenienti dalle aule autogestite delle facoltà di Lettere, Fisica e Scienze Politiche. Dopo l’occupazione dell’Ersu, i manifestanti sono ritornati nelle rispettive facoltà, per riunirsi e decidere riguardo alle prossime iniziative di mobilitazione.
“Stasera – spiega Iannitti – saremo tutti a Fisica, dove abbiamo organizzato una grande festa, denominata ‘Festa dell’Immacolata Occupazione’ in occasione dell’8 dicembre, che si svolgerà nell’aula E della facoltà occupata, a partire dalle 21:30. Non ci limiteremo a festeggiare, ma sarà anche un’occasione per discutere sulle iniziative di protesta dei prossimi giorni”.
La data cruciale, non solo per quanto riguarda la discussione in Senato della riforma dell’Università, sarà il prossimo 14 dicembre, giorno della votazione della fiducia all’attuale Governo. Ma gli studenti del Movimento e delle varie facoltà non aspetteranno fino a quel momento per organizzare iniziative di protesta. Infatti, assemblee, occupazioni e blocchi stradali sono previsti anche nei prossimi giorni: “Molte inizative come quella di oggi – conferma Iannitti – saranno improvvisate e partiranno dai presidi distribuiti nelle varie facoltà. Saranno mobilitazioni lampo, e vi parteciperanno non moltissime persone, perché stiamo puntando sulle singole facoltà”. Per il 14, invece, avrà luogo un grande corteo che partirà alle 9 da Piazza Roma, con l’obiettivo di “seguire la diretta parlamentare del voto di fiducia in modo da poter finalmente bloccare questa riforma”.