Il plesso di viale Kennedy è interessato da tre cantieri aperti. Nel frattempo, gli alunni sono stati sparpagliati in altri istituti, creando qualche problema ai genitori. La replica del vice sindaco Ezio Mannino. «Locali fruibili a partire dal prossimo febbraio», dichiara
Paternò, lavori in corso al comprensivo Don Milani Genitori: «Vogliamo tempi certi sul rientro a scuola»
A Paternò protestano i genitori degli studenti del comprensivo Don Milani, i cui figli, che avrebbero dovuto frequentare il plesso di viale Kennedy – attualmente chiuso per lavori in corso – sono sparpagliati in diverse scuole della città. «Le classi dovevano essere pronte per fine agosto, poi per fine ottobre e ancora prima di Natale. E tuttora nulla – lamentano alcune mamme –. Vogliamo risposte certe, una data certa in cui i nostri i figli potranno rientrare nel loro istituto». A patire i maggiori disagi sono quei genitori che la mattina devono girovagare per la città, per accompagnare i figli al plesso centrale di piazza Civiltà del lavoro, oppure alle scuole Nicolosi e Marconi e al liceo classico Mario Rapisardi. Specie i genitori che hanno più figli iscritti a istituti di diverso ordine.
A gettare acqua sul fuoco ci pensa il vice sindaco Ezio Mannino, il quale – accompagnato dal dirigente ai Lavori pubblici Eugenio Ciancio – ha effettuato un sopralluogo dentro l’edificio, dove allo stato attuale ci sono tre cantieri aperti: uno relativo al rifacimento di una parte della copertura, un altro per la riqualificazione di una parte dell’impianto elettrico, un terzo per la sistemazione di dieci aule scolastiche, posizionate nei primi due blocchi della scuola, dopo lo scempio compiuto mesi addietro da ladri e vandali. «Il nostro obiettivo – dice Mannino a MeridioNews – è quello di restituire alla collettività questa scuola in modo funzionale e sicura. Nonostante tanti sacrifici e imprevisti di natura tecnica e burocratica – aggiunge – siamo in un fase in cui gli interventi sono quasi del tutto ultimati. Entro gennaio del 2018 i lavori avremo finito».
La scuola dovrebbe essere pronta per la normale fruizione già a partire da febbraio. «Con un finanziamento di 620mila euro per migliorare l’efficienza energetica – prosegue Mannino – puntiamo prossimamente a rendere la struttura operativa in toto» Altra grana per il Comune questa mattina alla scuola Aldo Moro, sede del terzo circolo didattico, dove un improvviso guasto ad un termosifone ormai vetusto ha provocato per ore una fuoriuscita d’acqua che ha provocato l’allagamento di un’aula scolastica e delle infiltrazioni al solaio, provocando il distacco di un pannello del contro soffitto e il danneggiamento di diversi altri pannelli. Due giorni prima la segretaria didattica della stessa scuola era rimasta allagata sempre a causa di un problema al termosifone.