Musumeci s’insedia, prima seduta Ars forse 12 dicembre A decidere sui ricorsi sarà una commissione di deputati

«Non è ufficiale, si pensava a giorno dodici dicembre perché cade di martedì, ma non spetta agli uffici dell’Ars stabilire la data della prima convocazione». È quanto si apprende dagli uffici del parlamento regionale, a proposito della convocazione della prima seduta d’aula della 17esima legislatura che si appresta ad iniziare. «È probabile che sia giorno dodici (le sedute dell’Ars storicamente si svolgono di martedì e mercoledì) o in una data successiva». Quel che è certo è che la prima seduta del parlamento regionale sarà convocata dal neo eletto presidente della Regione Nello Musumeci, che sarà proclamato domani in Corte d’Appello per insediarsi a Palazzo D’Orleans poco più tardi nella mattinata

Musumeci dovrà però aspettare che gli uffici della Corte d’Appello centrale proclamino l’intero parlamento regionale composto stavolta da 70 e non più 90 deputati. Potrà poi procedere alla convocazione dell’Ars, in un giorno da lui scelto, rispettando il termine dei venti giorni, come stabilisce lo statuto siciliano, dalla proclamazione degli eletti. Domani in Corte d’Appello sarà proclamato anche Giancarlo Cancelleri, che diventa comunque ad honorem deputato avendo conquistato il titolo di primo dei non eletti nella corsa alla presidenza. Mentre per la proclamazione dei parlamentari gli uffici circoscrizionali dei nove collegi dovranno trasmettere i verbali all’Ufficio centrale. Quando questa procedura sarà completata, l’ufficio centrale regionale si occuperà di proclamare anche i deputati eletti nel listino. Secondo fonti della Corte d’Appello, il completamento della proclamazione degli eletti si attende entro la prossima settimana.

Per il nuovo parlamento la prima controversa questione da affrontare sarà quella della possibile irregolarità delle candidature, che investe la maggior parte degli eletti: chi cioè, non ha presentato i moduli in autocertificazione secondo la legge Severino.

Gli uffici della Corte d’Appello fanno sapere di non entrare nel merito della vicenda, su cui dovrà invece pronunciarsi la commissione verifica poteri dell’Ars, i cui componenti saranno scelti direttamente dal presidente dell’assemblea, una volta eletto. Potrebbe verosimilmente capitare che i parlamentari che ne fanno parte siano chiamati ad auto esaminare la validità della propria candidatura. Ed eventualmente ad auto dichiararsi decaduti. Più probabilmente i ricorrenti continueranno la loro battaglia davanti al Tar.


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