Gli etnei sono chiamati a una prova di carattere e qualità, per rifarsi delle due sconfitte consecutive contro Sicula Leonzio e Reggina. Il calendario tende una mano al Catania, con tre partite in sette giorni che potrebbero aiutare a invertire la rotta della truppa guidata da Cristiano Lucarelli
Catania, niente scherzi contro il Bisceglie Rossazzurri in cerca di riscatto dopo due ko
«Arriverà il mio momento». È questa una delle dichiarazioni che Andrea Di Grazia ha rilasciato ai giornalisti accorsi a Torre del Grifo per la consueta conferenza stampa settimanale. Un’attesa che accomuna il giovane esterno d’attacco di San Giovanni Galermo con migliaia di tifosi rossazzurri, ansiosi di capire se e come la squadra etnea riprenderà a correre dopo due inattesi e dolorosi passi falsi. Se quello contro la Sicula Leonzio era sembrato un isolato calo d’attenzione, arrivato dopo uno straordinario filotto di sei successi di fila, lo stop con la Reggina di sabato scorso ha fatto scattare l’allarme. Dopo aver acciuffato il pareggio a fine primo tempo, infatti, ci si attendeva una reazione diversa: il Catania è sembrato invece accontentarsi, venendo punito a pochi secondi dallo scadere da Bianchimano, giustiziere dei rossazzurri.
Risultati del genere, solitamente, non contribuiscono a rasserenare il clima in spogliatoio. Anche in questo caso, però, Andrea Di Grazia getta benzina sul fuoco: «Mister Lucarelli ci dice sempre di giocare col sorriso e di essere sereni. Non dev’esserci pressione, è necessario distinguere l’attenzione dalla tensione. La seconda porta a sbagliare in partita, mentre la prima ti permette di rimanere concentrato. Serve una risposta, adesso: non bisogna guardare né al Lecce (capolista, a +7 dal Catania, ndr), né alle altre squadre, dobbiamo pensare soltanto a noi, passo dopo passo. È ancora presto per tirare le somme». Il numero 23 etneo difende a spada tratta l’operato di Lucarelli: «A Reggio non è andata, ma il mister sta lavorando bene. Dobbiamo ricominciare a vincere: l’atmosfera nello spogliatoio è quella giusta, sempre: questo crea un maggiore attaccamento tra noi. Il calcio è fatto di episodi, bisogna ripartire in fretta».
Il calendario di questo inizio di novembre, quasi come se volesse cogliere l’invito di Di Grazia, offre al Catania una bella possibilità per rimettersi in carreggiata: il Bisceglie sarà ospite domani pomeriggio al Massimino (16.30), quindi i rossazzurri affronteranno martedì il fanalino di coda Palmese in trasferta, per completare il trittico con la gara interna di domenica 12 (18.30) col Catanzaro. Squadre che occupano la seconda metà della classifica, tutte reduci da periodi non brillantissimi. I pugliesi, tredicesimi a quota 12, non vincono da cinque incontri: l’ultima delle due sconfitte consecutive è arrivata col Trapani, un pesante 0-3 interno che ha fatto sprofondare i nerazzurri a 4 punti dalla zona playout. I numeri sono amici del Catania: le due squadre si sono incontrate solamente tre volte, tutte nella vecchia Serie C2, a cavallo tra 1995 e 1998. Il bilancio ci parla di due vittorie rossazzurre (2-0 e 1-0) e di un pari per 1-1 nel dicembre ’97, risultato fatale per la panchina di Gianni Mei.
Buone notizie arrivano anche dall’infermeria: Francesco Lodi si è infatti sottoposto lo scorso lunedì a un intervento di stabilizzazione della frattura del terzo metacarpo della mano destra, all’ospedale Garibaldi-Nesima di Catania. L’operazione è perfettamente riuscita, quindi il numero 10 sarà disponibile per scendere in campo: il regista campano è un elemento fondamentale, la cui assenza contro la Reggina ha privato la manovra offensiva rossazzurra della sua migliore sorgente di gioco. Mister Lucarelli dovrebbe riproporre il suo classico 3-5-2, ma non sono ovviamente escluse variazioni negli uomini: potremmo vedere qualcosa di diverso sugli esterni, ad esempio, dove Semenzato non sta convincendo molto in queste ultime uscite. Il blocco difensivo dovrebbe essere confermato, mentre in attacco sono da valutare le condizioni di Ripa, non al meglio. Niente scherzi, dunque, contro il neopromosso Bisceglie: i tre punti saranno fondamentali per allontanare le nubi che iniziano ad addensarsi sulla squadra.