A distanza di settimane non si placano le polemiche legate alla decisione del prefetto di eliminare i blocchi, giudicati troppo pericolosi a causa della vicinanza allo stadio. Ora le associazioni chiamano a raccolta i soci per accendere i riflettori su questa vicenda: «Hanno tolto i dissuasori e ora non la usa più nessuno»
Pista ciclabile, domani assemblea in viale del Fante Fiab: «Non possiamo far sparire l’unica fatta bene»
«Domani mattina andremo in viale del Fante per lanciare un appello pubblico ai nostri soci perché togliere i dissuasori non è una soluzione. Al contrario, in questo modo la pista ciclabile ormai è quasi sparita perché invasa dalle auto e così non la usa più nessuno». A distanza di settimane non si placano le polemiche legate alla decisione del prefetto di eliminare i blocchi della pista ciclabile di viale del Fante, a Palermo, giudicati troppo pericolosi a causa della vicinanza allo stadio.
A decidelo la Commissione di vigilanza sul pubblico spettacolo, composta da membri della questura, dei vigili del fuoco, della protezione civile e della Prefettura, che su segnalazione del Gruppo operativo sicurezza, che ne hanno ordinato l’immediata rimozione. Ma ora le associazioni vogliono far sentire la propria voce, come spiega Chiara Minì presidente di Fiab Palermo Ciclabile, con l’iniziativa Consultiamoci: la pista ciclabile di viale del Fante e lo stadio.
«Abbiamo bisogno di te – si legge sull’annuncio dell’appuntamento lanciato su Facebook e previsto per domani alle 10 in viale del Fante – Lo scorso ottobre, su richiesta del prefetto, sono stati rimossi i dissuasori della pista ciclabile di Viale del Fante per motivi di sicurezza. La pista ciclabile è ancora lì, ma adesso abbiamo bisogno di voi per puntare l’attenzione sulla vita e la sicurezza di questa pista ciclabile, progettata e realizzata a norma. Vi aspettiamo per ricordare alla pubblica amministrazione che la sicurezza dei ciclisti non può essere smantellata».
L’intento è di accendere i riflettori sul destino non solo di questa pista ciclabile ma, in generale, sul tema del trasporto sostenibile favorendo un dialogo anche con l’amministrazione che, in un primo momento, aveva promesso soluzioni alternative. Al momento, tuttavia, c’è stato un ritorno alla sola segnaletica orizzontale, senza cordoli, giudicata da alcuni «inefficace per garantire condizioni di sicurezza accettabili».
«Dobbiamo fare arrivare più gente possibile – prosegue Minì – abbiamo invitato anche l’assessore alla Mobilità Jolanda Riolo ma non sappiamo se ci sarà. Ci aspettavamo altre soluzioni, ma non sono mai arrivate. Per loro va bene così: hanno tolto i dissuasori ma non hanno risolto nulla. Sento parlare di ampliamento della pista ciclabile – conclude -, ma nel frattempo non possiamo far sparire l’unica fatta bene».