Dopo l'annuncio del Comune di tolleranza zero nei confronti di chi non paga, il capogruppo di Sinistra Comune propone di evitare gli esercenti non in regola con i tributi: il presidente Reina: «Solo una provocazione»
Tari, Catania: «Boicottare negozi che evadono» Confartigianato: «Forzatura, a che titolo parla?»
«Con tante imprese che chiudono ogni giorno mi sembra una forzatura, e poi vorrei capire a che titolo parla: Catania ha mai gestito un’impresa o ha sempre lavorato nella pubblica amministrazione? Mi sembra solo una provocazione bella e buona». Al presidente di Confartigianato Palermo Nunzio Reina non è andata a genio l’idea, lanciata oggi dal capogruppo di Sinistra comune al consiglio comunale Giusto Catania, di boicottare gli esercenti che evadono le tasse.
La proposta – una campagna contro chi non versa i tributi – arriva a margine della nuova politica di ‘tolleranza zero’ annunciata oggi dall’amministrazione contro i contribuenti non in regola con il pagamento del tributo comunale: per loro scatteranno i pignoramenti. L’operazione Triangolo, così come è stata ribattezzata dall’assessore Antonio Gentile, sarà graduale e prevede una collaborazione con Riscossione Sicilia. La procedura consiste in un primo avviso di intimazione al debitore, nei casi in cui la cartella è stata ricevuta da oltre un anno, e dopo cinque giorni l’avvio dell’iter, altrimenti il pignoramento scatterà immediatamente.
Catania si spinge oltre proponendo ‘una sorta di messa al bando’ per gli esercenti che non rispettano le regole: «L’attività di recupero dell’evasione tributaria è un atto di giustizia sociale. Lanceremo una campagna di boicottaggio nei confronti delle attività economiche che evadono le tasse». E aggiunge: «Esprimo soddisfazione per il fatto che l’amministrazione renderà visibile, con un bollino da esporre sulle vetrine, gli esercenti in regola con il pagamento dei tributi. Questo consentirà di avviare la campagna nei confronti delle attività commerciali ed imprenditoriali che non pagano la Tari».
Dichiarazioni che a Reina sono sembrate, però, eccessive e fuori luogo: «Preso atto che siamo favorevoli ad alcune degli argomenti proposti dall’assessore Gentile, e fermo restando che chi fa richiesta di suolo o di servizi comunali è giusto che dimostri di aver pagato tutto ciò che riguarda i tributi comunali, quella di Giusto Catania mi pare una forzatura. Ma allora a un cittadino che non paga lo mandiamo alla forca o lo isoliamo? Poi se lo dice lui, che ha risolto tutti i problemi di Palermo, prenderemo spunto da ciò che propone…»