Era l’esordio assoluto di una squadra siciliana di basket in una competizione europea. In terra russa però Capo d'Orlando paga la partenza lenta, con troppi errori nei primi due quarti e i padroni di casa che arrivano al +13. Poi Inglis ed Edwards trascinano i biancazzurri alla rimonta, che sfuma di un soffio
Orlandina, debutto amaro nei preliminari di Champions Contro il Saratov arriva una sconfitta di misura: 69-70
Coach Gennaro Di Carlo lo aveva accennato alla vigilia: era molta l’emozione per il debutto di una squadra siciliana in Europa, precisamente per i playoff che consentono l’accesso al tabellone principale di Champions League. «Finalmente cominciamo: sono molto emozionato per questa prima gara in campo internazionale, lo siamo tutti nel club, non vediamo l’ora di giocare». Queste le parole dell’allenatore di un’Orlandina inizialmente schiacciata dal peso del debutto, dalle troppe imprecisioni al tiro e dall’esperienza dell’Avtodor Saratov, guidato dal tecnico italiano Andrea Mazzon.
Una squadra di carattere quella siciliana che, dopo aver riordinato le idee, ha recuperato il gap di -13 maturato alla fine del secondo quarto, terminando con un passivo minimo che lascia tutto aperto in vista della gara di ritorno: alla Saratov Arena finisce 70-69 per i padroni di casa.
Incontro a due facce, come già accennato. Nel primo quarto il Saratov impone la sua legge: il maggior peso sotto canestro dei russi e le imprecisioni al tiro dei siciliani portano il punteggio sul 25-16. I russi entrano prima e meglio in partita, probabilmente grazie anche a un rodaggio iniziato in anticipo, visto che il Saratov ha raggiunto questi playoff giocando quattro partite nei precedenti turni preliminari. Klimenko suona la carica per i suoi, imitato dall’americano Clarke: la preponderanza degli uomini di Mazzon sotto canestro e il loro estro sugli esterni la fanno inizialmente da padrone, con i padroni di casa che fanno loro anche il secondo quarto, portandosi sul 42-29.
Andati al riposo lungo con la sensazione di una squadra imballata e imprecisa, la ripresa regala invece un’altra versione di Capo d’Orlando: la squadra diventa più lucida e reattiva, con le percentuali al tiro che cominciano a crescere, soprattutto quelle dalla lunga distanza. Atsur inizia a mettere a fuoco il canestro con la sua terza tripla di serata, poco dopo Edwards lo imita: l’Orlandina comincia a ricucire lo strappo mettendoci molta intensità ed è Inglis, con la bomba da fuori del 56-51, a porre fine al terzo tempo.
Nell’ultimo quarto Capo d’Orlando compie il capolavoro: Ihring e Wojciechowski aprono nel migliore dei modi il mini-tempo, con due canestri di fondamentale impoartanza. Tocca a Inglis firmare il canestro della raggiunta parità con i russi, mentre Wojciechowski con una bomba sancisce addirittura il sorpasso. Clarke sale in cattedra per il Saratov mettendo 4 punti in serie, poi Ikovlev pareggia i conti per Capo: l’ultimo minuto è tiratissimo e i russi la spuntano per un solo punto di vantaggio.
La gara di ritorno, prevista lunedì in Sicilia, sarà dunque una battaglia apertissima. Al Pala SikeliArchivi è previsto il pubblico delle grandi occasioni: i supporter siciliani proveranno a dare alla squadra di Di Carlo la spinta decisiva per compiere un’impresa che sarebbe storica, quella della prima società siciliana della storia a partecipare a un torneo europeo di basket.