La partita con i calabresi è rimandata a causa della inagibilità dell’impianto lentinese e del Franco Scoglio di Messina, designato quale campo alternativo. Il presidente Giuseppe Leonardi rilancia: «Giocheremo le partite in casa al Massimino, già partiti i lavori di adeguamento all’Angelino Nobile», scrive in una lettera
Lo stadio della Sicula Leonzio è senza illuminazione Gara col Catanzaro rinviata, poi si giocherà al Cibali
La comunicazione ufficiale del presidente della Lega Pro Gabriele Gravina ha spento gli ultimi dubbi: Sicula Leonzio-Catanzaro, in programma sabato pomeriggio alle 14.30, è stata rinviata a data da destinarsi. Questo a causa della sopravvenuta inagibilità dello stadio Franco Scoglio di Messina per la disputa delle gare del campionato di serie C decisa dalla questura del capoluogo peloritano. Unita all’impossibilità di reperire ulteriori impianti idonei nell’imminenza della gara e ai potenziali rischi di ordine pubblico emersi dalle valutazioni del prefetto di Siracusa.
Lo stadio di Messina, sito in contrada San Filippo, era stato scelto come impianto alternativo per giocare le gare interne della Sicula Leonzio già nello scorso mese di giugno: questo a causa dei lavori di adeguamento che hanno riguardato l’Angelino Nobile di Lentini. Dopo le prime due gare di campionato disputate in casa (contro Matera e Monopoli, ndr), due settimane fa è arrivata la doccia fredda della mancata concessione delle deroghe per le società non in regola con gli impianti da parte del presidente della Figc Carlo Tavecchio: un danno per la Sicula che, adesso, si unisce alla beffa della non agibilità dello stadio messinese.
Il presidente della Sicula Leonzio Giuseppe Leonardi è così intervenuto con una lettera aperta indirizzata ai tifosi, cercando di chiarire la questione stadio e spiegando così la posizione della società. Il problema principale riguarda l’impianto di illuminazione: «Capisco che ai più non sia molto comprensibile cosa possa c’entrare l’impianto di illuminazione per una gara programmata alle ore 14:30. In estrema sintesi, e per non creare confusione, dico soltanto che è una questione esclusivamente di criteri che tutti gli stadi di calcio delle società professionistiche devono soddisfare per essere in regola. La Sicula Leonzio ha già trovato la soluzione che per prima può risolvere il problema. Investire nuovamente sull’impianto lentinese. Ne approfitto per comunicare che nei giorni scorsi sono già partiti i lavori che porteranno l’Angelino Nobile a dotarsi di un impianto di illuminazione in regola coi parametri imposti dalla Figc».
Sarà quindi il vecchio Cibali, in questo periodo di lontananza forzata dall’impianto casalingo, a ospitare le gare interne dei bianconeri: «Per le prossime gare abbiamo il nulla osta da parte del Calcio Catania per disputare le partite allo stadio Angelo Massimino. Ringrazio la società rossazzurra, l’amministratore delegato Pietro Lo Monaco per la disponibilità con la quale hanno mostrato sensibilità e amicizia verso la Sicula Leonzio».
L’augurio del presidente Leonardi è quello di poter tornare a giocare in casa già prima della fine del 2017, anche in considerazione «dei sacrifici fatti, che meritano il giusto riscontro». Uno sforzo, quello che ha portato la società a investire nei lavori di ammodernamento dello stadio che, secondo il presidente Leonardi, testimonia «il più totale attaccamento alla città di Lentini, ai colori bianconeri e a questa squadra. Daremo continuità al progetto, che non si fermerà nemmeno questa volta, tale da superare le difficoltà che il calcio ci propone». Nei prossimi giorni sarà predisposto anche un iter procedurale ad hoc per gli abbonati bianconeri, riguardante le partite casalinghe che verranno giocate al Massimino.