Librino, undici cani prigionieri in box abusivi Dieci denunce, usati forse per combattimenti

Undici cani rinchiusi in un recinto irregolare ed in pessime condizioni igieniche, probabilmente utilizzati in combattimenti clandestini. Li hanno scoperti nel quartiere catanese di Librino gli agenti del locale commissariato di polizia nel corso di un’operazione condotta assieme a polizia scientifica, polizia di prossimità e agenti del commissariato di San Cristoforo. Un’ispezione condotta in uno dei complessi di edilizia popolare della zona, alla presenza anche di polizia municipale e personale parasanitario specializzato nel soccorso degli animali, ha portato al rinvenimento di box abusivi dove erano alloggiati gli animali, perlopiù molossi di razze classificate come pericolose. Quattro esemplari di pastore tedesco sarebbero riconducibili ad esponenti legati alle famiglie della criminalità organizzata radicata a Librino.

Le condizioni delle strutture, secondo le forze dell’ordine, andavano oltre le più «elementari norme di vivibilità e decoro urbano». Ad aggravare il quadro la vicinanza di una scuola per l’infanzia, i cui spazi esterni erano separati dai box abusivi da una semplice rete metallica, con un evidente pericolo per l’incolumità fisica dei bambini. 

I cani sono stati sequestrati dalla polizia, sebbene alcuni siano stati lasciati in custodia giudiziale ai proprietari. Sette di loro erano privi di microchip, due erano muniti di rilevatore elettronico, ma non erano contemplati dall’anagrafe canina mentre soltanto due esemplari erano regolarmente censiti. Cinque cani sono inoltre stati condotti alla sede veterinaria dell’Asp catanese per essere visitati e in seguito ricoverati: dai sanitari sono stati riscontrati disturbi da disadattamento all’ambiente esterno e una grave infestazione da zecche.

I proprietari dei cani, una decina di persone, sono stati deferiti sia gli abusi edilizi legati ai box abusivi sia per i reati di malgoverno e maltrattamento di animali.


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