L’ex giocatore e tecnico rosanero ha presentato la sfida contro i piemontesi. «Credo sarà una gara a senso unico, ma serve ordine e precisione». Sul gruppo: «Tedino è un grande allenatore, Posavec ha un grande carattere»
Palermo, Arcoleo non teme la Pro Vercelli «Questa sera siamo obbligati a vincere»
«Secondo me sarà, o dovrà essere, una partita a senso unico, perché il Palermo deve vincere e la Pro Vercelli deve stare attenta a non prendere gol. Siamo obbligati a vincere una partita del genere e credo che alla fine ci riusciremo». Non ha dubbi Ignazio Arcoleo, palermitano purosangue che in passato ha indossato la maglia rosanero e ha poi guidato dalla panchina, negli anni ’90, la squadra della sua città, il famoso Palermo dei picciotti. «Dal mio punto di vista credo che vedremo i rosa sempre all’attacco – spiega il tecnico a MeridioNews – e gli ospiti sempre a giocare di rimessa. Il Palermo deve attaccare con ordine e precisione, evitando di esporsi al contropiede avversario». Secondo Arcoleo la gara di questa sera rappresenta un’occasione unica per i rosa: «La seconda gara interna consecutiva è un’occasione molto importante per vincere e scalare la classifica, ma soprattutto per convincere il pubblico, i critici e tutti quanti. I tre punti sarebbero troppo preziosi per portarsi in alta classifica e continuare la scalata alla vetta».
La sfida del Barbera chiuderà di fatto la sesta giornata di campionato, ma ancora regna grande equilibrio in classifica e nessuna squadra è andata in fuga. «Credo che in questo momento è presto per dare giudizi sul campionato, anche perché mancano ancora 36 partite alla fine del campionato e tutti possono sperare di arrivare in serie A. Tutto è possibile, ma queste prime giornate servono da cartina tornasole per capire quali sono le squadre meglio attrezzate». E Arcoleo mette cinque formazioni nel novero delle favorite: «Secondo me le squadre più forti sono Palermo, Perugia, Frosinone e le altre due retrocesse, il Pescara e l’Empoli. Queste squadre hanno un potenziale tecnico che ancora non è del tutto espresso». A guidare il Palermo, quest’anno, Bruno Tedino, che non ha ancora convinto del tutto i tifosi: «Tedino è un grande allenatore e una persona di buon senso. È un ottimo tattico e un ottimo stratega, che riesce a valutare la forza dei suoi e quella degli avversari e in funzione di ciò mette in campo una squadra volta a ottenere il risultato. È una persona molto equilibrata e cerca di dare equilibrio e serenità mentale a tutto l’ambiente».
A difendere i pali rosanero questa sera sarà ancora Posavec, nonostante la papera contro il Perugia che lo ha costretto a giocare tra i fischi e che comunque non ha influito sul risultato: «Posavec è stato bravo perché si è recuperato da solo. Questo ragazzo a fine primo tempo è uscito dal campo tra i fischi, però poi è rientrato e ha sfoderato un paratone che ha salvato il risultato. È un grande attore teatrale che non si perde mai d’animo di fronte alle difficoltà. Tutti i grandi campioni hanno commesso grosse papere e quindi può succedere anche a lui di sbagliare. Posavec ha una grande forza caratteriale che mi piace tantissimo e sui tiri ravvicinati si è dimostrato un ottimo portiere». Tornando alla sfida contro la Pro Vercelli, invece, la maggiore qualità dei rosa potrebbe essere determinante in zona gol: «Al di là dei giocatori più talentuosi, come Nestorovski, Coronado, Trajkovski, Embalo e Rispoli, penso che tutti potranno essere decisivi perché le partite come queste si possono anche vincere sugli sviluppi di un calcio piazzato, dunque non dovrà essere necessariamente un attaccante a risolverla». Infine, lo stesso Arcoleo tiene a concludere con un «Forza Palermo, ci auguriamo di tornare presto in serie A».