Lui è Filippo Messina, storico animatore della fumetteria fondata dal compagno di vita Salvatore Rizzuto Adelfio, morto anni fa. Il caratteristico personaggio che fa di bretelle e cappellino un marchio di fabbrica ha messo a frutto le proprie doti espressive pubblicando video su Internet: «Faccio conoscere i fumetti a chi non li ha mai letti»
Altroquando, storia del fumetto palermitano che si evolve «Oggi faccio video su youtube, sono piccoli pezzi di me»
Il suo nome è Filippo Messina, ma oggi è più comunemente conosciuto a Palermo e non solo come Altroquando. Divulgatore sul web e presidente di un’associazione culturale omonima, Altroquando è molto apprezzato su Youtube per le sue analisi di opere del fumetto molto puntuali, accompagnate da uno stile assolutamente personale. Oggi è un personaggio particolarmente rispettato nell’ambiente fumettistico palermitano e non solo, riconoscibile grazie al suo caratteristico abbigliamento (bretelle e cappellino) e per le sue doti analitiche.
«Il nome Altroquando – rivela Filippo Messina – è quello della prima fumetteria aperta a Palermo nel 1991, non da me, ma da Salvatore Rizzuto Adelfio, un personaggio che in città è ancora ricordato. Io arrivai successivamente e diventai compagno di Salvatore, nella vita e nel lavoro, portando la mia conoscenza del fumetto. Altroquando era una fumetteria sui generis, perché Salvatore era un personalità vulcanica e cominciò a spaziare tra vari interessi, dalle culture alternative, alla piccola editoria, all’attivismo politico, alla cultura Lgbt. Altroquando era nata come fumetteria ma era diventato un piccolo centro culturale».
La storia della fumetteria termina però con la morte di Salvatore Rizzuto Adelfio. Messina si prende per un po’ cura dell’attività, che intanto era entrata in crisi. Durante quell’ultimo periodo, in cui Rizzuto Adelfio era i ospedale, il futuro Altroquando ebbe modo, durante le giornate da solo nel negozio, di avvicinarsi alla piattaforma di Youtube. «Guardavo video al computer – continua Messina – e in particolare Skypocalypse, una web serie che andava per la maggiore nel 2013, accostandomi anche agli youtubers che la realizzavano, cominciando a seguirli». In quel momento l’idea di non voler lasciare che Altroquando svanisse nel nulla: «il negozio potrà anche chiudere, pensavo – racconta Messina -, ma posso sempre fondare un’associazione e continuare in modo no profit a fare quelle attività culturali che abbiamo sempre fatto. Magari aprire anche una finestra veloce per mettere in condivisione idee che poteva essere Youtube».
«Man mano che facevo video – prosegue Filippo Messina –, inserivo tanti pezzettini di me. Io sono nato come libraio, ma non solo. Ho fatto il giornalista, ho fatto teatro a livello amatoriale. I miei video sono un’amalgama di tante cose. Ho rispolverato questa mia passione per il teatro realizzando dei piccoli stacchi in cui cerco di interpretare delle scene cardine delle varie opere che sto trattando. Ma allo stesso tempo cerco di leggere tra le righe per partire dai fumetti e arrivare ad altro. Mi sono reso conto di divertirmi di più parlando di opere più sommerse, ma non smetterò di parlare di fumetto popolare e moderno».
Messina è appassionato di fumetto fin da bambino: ha cominciato con i classici Disney. Poi sono arrivati Dragon Ball, Batman e infine la Marvel della Corno, a questi ultimi in particolare Altroqando è legato perché furono proprio i primi letti dopo aver cominciato a leggere agevolmente da bambino. «Sono legatissimo all’Uomo Ragno di Lee e Kirby, figura che oggi – continua – è stata modificata anche dal cinema. Poi arrivarono anche i Bonelli con Dyan Dog, il primo gancio che ha portato la gente al fumetto in maniera un po’ trasversale coinvolgendo persone che il fumetto normalmente non lo leggevano. Ho poi scoperto cose più particolari, con l’evoluzione stessa del media, tanto che oggi si arriva a parlare di imborghesimento del fumetto, di gentrificazione».
La missione del canale Yotube, del sito e dall’associazione è quella, secondo Messina, di divulgare il media fumettistico a persone che potenzialmente, per interessi, lo possano apprezzare, ma che ancora non lo conoscono. «E’ lì – commenta – che bisogna lavorare con la divulgazione, presentando opere poco conosciute perché queste persone sono rimaste incontaminate dall’appiattimento generale che il mercato del fumetto ha subito». Per proseguire su questa strada è stata anche aperta una biblioteca autogestita, intitolata a Salvatore Rizzuto Adelfio, il compagno di una vita, la quale tra breve aprirà dopo una sistemazione degli interni. I locali sono gestiti insieme ai ragazzi del Teatro Mediterraneo occupato grazie alle donazioni di piccole somme e molti volume, che il pubblico affezionato ha voluto cedere, con libri e fumetti spediti anche da fuori la Sicilia.