A permetterlo è un progetto finanziato attraverso il Fondo annuale aziendale sull’autismo con un investimento triennale che ammonta a 4.382.400 euro. Gli utenti interessati saranno circa 1200, divisi in 400 per anno, di ogni fascia d'età, tra Palermo e provincia
Autismo, dall’Asp una speranza per le famiglie Via all’assistenza domiciliare anche ad adulti
Si moltiplicano gli interventi per assistere minori e adulti affetti da autismo, con un nuovo servizio che guarda anche alle famiglie e che garantirà ora prestazioni in ambulatorio e a domicilio. A permetterlo è un progetto messo a punto dall’Azienda sanitaria provinciale di Palermo, finanziato attraverso il Fondo annuale aziendale sull’autismo con un investimento triennale che ammonta a 4.382.400 euro. A essere coinvolti saranno circa 23 operatori tra medici, psicologi, assistenti sociali e terapisti della riabilitazione. Gli utenti interessati saranno circa 1200 nel triennio, divisi in 400 per anno, di ogni fascia d’età, tra Palermo e provincia.
«Ampliamo l’offerta sanitaria – ha spiegato il commissario dell’Asp, Antonio Candela, durante la presentazione a Palermo – attraverso l’erogazione di prestazioni specialistiche integrate negli assi clinico riabilitativo e socio relazionale con interventi ambulatoriali e domiciliari. Per la prima volta nel nostro territorio le prestazioni terapeutiche saranno rivolte anche agli adulti per i quali l’azienda aveva già attivato un piccolo team dedicato però solo alle valutazioni diagnostiche».
Alla conferenza stampa che si è tenuta nel presidio sanitario Aiuto materno di via Lancia di Brolo a Palermo, erano presenti, tra gli altri, il sottosegretario alla Salute, Davide Faraone, ed il dirigente generale dell’assessorato alla Salute, Salvatore Giglione. «È una giornata importantissima perché si destinano risorse certe all’autismo – ha detto Davide Faraone – lo dico nel momento in cui il parlamento nazionale ha fatto una legge sull’autismo ed individuato le risorse per i livelli essenziali di assistenza. Non è punto d’arrivo, ma una base di partenza». La legge ha cui ha fatto riferimento il sottosegretario ha consentito l’inserimento dell’autismo nei livelli essenziali di assistenza (Lea) assicurando, così, uniformità di trattamento nelle varie regioni e ha esteso l’aggiornamento triennale delle linee di indirizzo per la prevenzione e la cura, anche all’adolescente e all’adulto autistici.
Il nuovo servizio che partirà in Sicilia nasce da una collaborazione tra le associazioni delle famiglie Parlautismo, l’Asp di Palermo, il mondo istituzionale e il terzo settore, mettendo al centro la persona e la famiglia. Il senso dell’intervento sta nelle necessità che circondano la persona affetta da autismo durante la crescita, parallelamente alla famiglia che ne vive il disagio sociale, e, spesso, l’emarginazione del contesto. Un servizio che vorrebbe contribuire a creare maggiore cultura sull’autismo, proprio quando dal Cnr di Bologna arriva una buona notizia sulle possibilità di effettuare una diagnosi precoce: secondo quanto scoperto dal gruppo Isof dell’Istituto per la sintesi organica e la fotoreattività del Cnr di Bologna, guidato da Carla Ferreri, da un semplice test sulle analisi del sangue lo squilibrio emergerebbe già nei primi mesi di vita, senza per questo dovere aspettare l’età necessaria per l’esame clinico del comportamento. I risultati sono stati messi a punto dopo una ricerca che ha studiato la composizione dei grassi della membrana cellulare del globulo rosso di un gruppo di bambini sani e uno affetto da autismo.