Già sindaca di Naro e atuale commissaria straordinaria dell'Irsap, è stata scelta da Rosario Crocetta per guidare l'ente comunale. La decisione è arrivata dopo che il 9 agosto 21 consiglieri hanno deciso di mettere fine all'esperienza dell'ormai ex primo cittadino, che per molti ha pagato l'impegno contro l'abusivismo
Licata, Maria Grazia Brandara sarà la commissaria Dopo sfiducia a Cambiano, porterà Comune al voto
A guidare il Comune di Licata fino alle prossime elezioni sarà Maria Grazia Brandara. Attuale commissaria straordinaria dell’Irsap e in passato già sindaca del Comune di Naro, è stata scelta dal presidente della Regione Rosario Crocetta per prendere le redini dell’ente locale dopo la sfiducia votata nei confronti dell’ormai ex sindaco Angelo Cambiano. La votazione del consiglio – con 21 voti a favore della decadenza del primo cittadino – è avvenuta il 9 agosto e ha determinato la venuta meno dello stesso consesso civico. L’insediamento di Brandara è previsto nei prossimi giorni.
La fine dell’esperienza di Cambiano a guida della città – la sindacatura è durata appena due anni, il tempo minimo per potere votare la sfiducia – per molti è legata all’impegno del primo cittadino contro l’abusivismo. È stato lui, infatti, il volto della pubblica amministrazione che decide di dare seguito alle decisioni provenienti dalle aule giudiziarie anche a costo di perdere consenso.
«Ringrazio quanti hanno creduto in me e mi hanno sostenuto in questi due anni, ma quanto accaduto dimostra che la politica delle promesse e dei tornacontismi alla fine resta sempre in piedi. Da giovane licatese questo è quanto mi amareggia di più», ha detto Cambiano al momento del congedo, che ora potrebbe puntare a candidarsi come deputato regionale.
Nel corso della sindacatura, l’ex primo cittadino non si è attirato solo le proteste da parte del comitato che si opponeva alle ruspe ma è stato anche destinatario di due pesanti intimidazioni. In un caso, la porta d’ingresso dell’abitazione in cui vive il padre fu bruciata. Per quella vicenda, a ottobre scorso sono stati arrestati Angelo Marco Sortino e Calogero Strincone, ritenuti responsabili materiali del rogo.