La barriera elettrica si va ad aggiungere ai blocchi di cemento posti per interdire l'accesso a un'arteria ritenuta non sicura. La numero uno di Irsap Sicilia, Mariagrazia Brandara, in questo caso però ammette di non essere a conoscenza di chi ha dato il via libera. I cittadini intanto attendono i lavori di riqualificazione
Pace del Mela, compare una sbarra sulla strada ex Asi Commissaria: «Non so chi l’abbia potuta autorizzare»
Chi ha posizionato quella sbarra? È la domanda che tiene banco nelle ultime ore a Giammoro, frazione di Pace del Mela, dopo che è stata fatta notare all’Irsap la presenza di una barriera elttrica che impedisce l’accesso alla strada ex Asi che conduce alla zona industriale. Strada che a inizio maggio era stata interdetta alla circolazione perché non sicura sia per chi proviene dalla via del mare in direzione Torregrotta sia in direzione San Pier Niceto. L’accesso alle aree interessate era stato delimitato da blocchi in cemento e consentito solo ai proprietari dei fondi e al traffico d’esercizio da e per le aziende insediate.
Adesso accanto ai massi è spuntata una barra elettrica. Ma chi l’abbia messa e chi ne abbia autorizzato la posa è un mistero. A tal punto che la commissaria straordinaria Irsap Sicilia, Mariagrazia Brandara, ha affermato «la barra elettrica non è opera dell’Ente né tanto meno ci risulta autorizzata in alcun modo» annunciando indagini specifiche.
Le condizioni delle strade dell’area ex Asi non sono delle migliori neanche in termini di decoro e Brandara in occasione di un incontro a San Pieri Niceto con i sindaci della zona aveva promesso che, grazie a due milioni e 600 mila euro provenienti da fondi Masterplan, l’arteria sarebbe stata finalmente messa in sicurezza. Il 16 maggio due professionisti messinesi, gli ingegneri Sergio Sofia e Pietro Pettinato, hanno avuto assegnato l’incarico per la redazione del progetto esecutivo per i lavori di riqualificazione e messa in sicurezza dell’asse viario dell’agglomerato industriale di Milazzo-Giammoro.
La strada era stata realizzata per gli insediamenti industriali, per consentire il passaggio ai mezzi pesanti. Ma di fatto la sua destinazione d’uso originaria è variata rispetto all’iniziale funzione primaria, tanto da essere stata utilizzata soprattutto dai cittadini residenti nei centri della costa Tirrenica.