Il giardino della Kolymbethra dal tramonto a mezzanotte Serata Fai tra visite con gli speleologi, danza e musica

«Una piccola valle, che per la sua sorprendente fertilità, somiglia alla valle dell’Eden o ad un angolo della Terra promessa». Con queste parole l’Abate di Saint Non, uno dei più prestigiosi viaggiatori del Grand Tour, descrive il giardino della Kolymbetra che visitò nel 1778. Oggi più che mai, il sito donato al Fai nel ‘99 dopo anni di abbandono e oblio, è tornato all’antico splendore di un tempo e dal 2001 è stato riaperto al pubblico dopo una serie di restauri e interventi paesaggistici. «Nel settembre del 2000 – racconta Giuseppe Lo Pilato, direttore del giardino – parte il cantiere, di cui ho assunto la direzione dei lavori. Si riscopre così l’antico impianto del giardino: ritornano alla luce i terrazzamenti, le gebbie, gli antichi canali del sistema di irrigazione e tutta la serie di alberi da frutto che vi erano coltivati e che ancora sopravvivevano».

Il giardino situato nel cuore della Valle dei templi, tra il tempio di Castore e Polluce e quello di Vulcano, dove nel 480 a.C. il tiranno Terone fece costruire dall’architetto Feace una straordinaria opera idraulica che riforniva costantemente l’antica piscina chiamata Kolymbethra, è una delle sedici location scelte quest’anno dal Fai nell’ambito del progetto Sere FAI d’Estate. L’evento in programma stasera, 24 giugno, dalle 19 alle 24, realizzato in collaborazione con la Farm Cultural Park di Favara e il patrocinio del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento, consentirà ai visitatori di riscoprire la bellezza archeologica e ambientale del luogo dal tramonto a mezzanotte. «La sfida – scrivono gli organizzatori – è quella di portare il sentire della Farm nella splendida campagna dei Templi che oggi si vuole fare rivivere, mettendo in gioco le sensibilità e le creatività di quegli artisti che nella Farm hanno trovato il loro centro di aggregazione».

Il programma è ricco di eventi. Dalle 19 alle 23, muniti di casco e torcia elettrica, sarà possibile partecipare alle escursioni notturne dell’ipogeo guidati dagli speleologi dell’associazione Agrigento Sotterranea Onlus. «La Kolymbethra – spiega il geologo-speleologo Giovanni Noto, presidente dell’associazione – era alimentata da un ingegnoso sistema idraulico, gli acquedotti Feaci. Uno dei rami degli ipogei si è disseccato ed è possibile esplorarlo. Di facile percorribilità, offre scenari inusuali e l’emozione è tanta perché si ha la sensazione di fare un viaggio nella storia. Ancora oggi sono visibili le tracce lasciate dell’uomo come i colpi degli scalpelli dei costruttori sulla calcarenite o la presenza di nicchie scavate nella roccia per far posto alle lucerne a olio per consentire la discesa e la risalita all’interno della cavità. Particolarmente suggestivo è un ramo umido dell’ipogeo caratterizzato dalla formazioni di stalattiti».

Imperdibile lo spettacolo di danza contemporanea del collettivo MoDem Il tempo dei limoni a cura di Annalisa Di Lanno e Silvia Oteri previsto per le 20,30. Una performance creata per riunire visioni ataviche e nuove attraverso il corpo. Alle 21.30 riflettori puntati sull’area Tempio di Vulcano dove Claudio Collovà, direttore artistico delle Orestiadi, leggerà alcuni frammenti dal libro Il sogno mediterraneo, di Ludovico Corrao, fondatore delle Orestiadi di Gibellina, a cura di Baldo Carollo. «È una lunga intervista – precisa Collovà – che attraversa cinquant’anni di storia siciliana e italiana e che vede Corrao impegnato come avvocato difensore di Franca Viola, militante al fianco dei contadini contro il feudalesimo imperante, costruttore di città dopo il terremoto di Gibellina del ‘68 e ideatore della Fondazione Orestiadi».

La notte bianca si concluderà davanti ai suggestivi ruderi del Tempio di Vulcano con il concerto di Sergio Beercock e Indigo music a partire dalle 22,30. Il giovane cantautore italo-inglese presenterà il suo album d’esordio Wollow. Un viaggio musicale tra i borghi natii dello Yorkshire, i casolari rurali della Sicilia dove è cresciuto, le Ande sudamericane che ha scoperto da adolescente e i sobborghi urbani delle grandi città. «Conservare i segni del recente passato per offrirlo alla conoscenza delle giovani generazioni, e dei visitatori più curiosi e interessati, è il nostro impegno quotidiano e fa di questa iniziativa una importante operazione culturale. Possiamo dire che aiutiamo la terra del nostro giardino a raccontare la sua importante storia», conclude Giuseppe Lo Pilato.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]