Dopo la bufera giudiziaria che ha investito i due favoriti Girolamo Fazio e Antonio D'Alì, si sono intensificate le apparizioni dei big grillini. Il Pd è spaccato e ufficialmente punta sull'ex assessore Pietro Savona. Mentre la lista A Misura d'uomo, sostenuta anche da Ingroia, ambisce a colmare il vuoto a sinistra
Trapani, vento M5s sulla roccaforte del centrodestra In città arriva Grillo, attesa pure la visita di Berlusconi
L’occasione è ghiotta e i Cinque stelle non intendono lasciarsela scappare. A Trapani le vicende giudiziarie rischiano di rivoluzionare i rapporti di forza alle imminenti elezioni amministrative. Così la città storicamente roccaforte del centrodestra potrebbe per la prima volta finire sotto l’amministrazione grillina. Se ne sono accorti anche ai massimi livelli del Movimento, al punto che nei prossimi giorni è previsto l’arrivo di Beppe Grillo.
Intanto vanno in scena gli ultimi atti di una campagna surreale. Le ombre, i sospetti e le bufere giudiziarie che si sono abbattuti sui due big indiscussi di queste amministrative, il senatore Antonio D’Alì e l’ex sindaco Girolamo Fazio, una volta alleati oggi sfidanti, fanno scricchiolare il centrodestra, fortissimo in città dai tempi della nascita di Forza Italia. Sul candidato del partito di Silvio Berlusconi pende una richiesta da parte della Dda di Palermo di obbligo di dimora. L’arresto di Mimmo Fazio, rimasto invece coinvolto nell’operazione Mare Monstrum, ha macchiato l’immagine dell’uomo che, per ben dieci anni alla guida della città, era riuscito a conquistarsi la fiducia dei trapanesi.
Entrambi hanno comunque deciso di andare avanti. Il senatore D’Alì, dopo un breve periodo a Roma, ha deciso di rientrare in città e riprendere la campagna elettorale. Il suo progetto per la città è appoggiato da ben tre liste, tra cui il Psi che a Trapani fa capo all’onorevole Nino Oddo. Sostegno e fiducia nei confronti del parlamentare azzurro è stata espressa anche dall’ex premier Silvio Berlusconi che dovrebbe raggiungere la città la prossima settimana.
Fazio ha dovuto rinunciare alla campagna elettorale attiva a causa degli arresti domiciliari, affidando tutto ai candidati al consiglio comunale che hanno creato un coordinamento a sostegno dell’ex primo cittadino. È sceso dal carro del potenziale vincitore, almeno fino all’indagine, il candidato nella lista Udc-Trapani tua Fazio sindaco, Emanuele Barbara, che pur rimanendo in corsa ha ritirato il sostegno al deputato regionale; idem l’associazione Codici, guidata dall’avvocato Maltese e l’associazione Progetto per Trapani. Dal comitato elettorale tengono a precisare che Progetto per Trapani Fazio sindaco e l’omonima associazione sono due soggetti politici distinti tra loro. La lista civica, al contrario dell’associazione, prosegue il suo impegno a sostegno del parlamentare regionale. Una situazione difficile che ha sollevato parecchi dubbi tra i cittadini in merito al futuro della città. Se Fazio dovesse vincere le elezioni e poi venire condannato, infatti, per effetto della legge Severino sarebbe costretto a dimettersi. Stessa cosa per D’Alì, qualora i giudici confermassero l’obbligo di dimora.
Una situazione paradossale che avvantaggia sicuramente gli avversari. A trarne linfa vitale sono soprattutto i Cinque Stelle, che per la prima volta scendono in campo per le Amministrative in città. I pentastellati ci credono. Il Movimento di Beppe Grillo, bypassando le comunarie, punta tutto sull’architetto Marcello Maltese, uomo lontano dai salotti della politica. Il professionista ha miIitato all’interno dell’associazione Progetto per Trapani, abbandonata poco dopo la decisione del gruppo di sostenere il candidato sindaco Fazio. Maltese sta portando avanti una campagna elettorale incentrata sui programmi, senza guardare troppo agli avversari e puntando sulla voglia di cambiamento ribadita anche dal vicepresidente della camera dei deputati Luigi Di Maio, sbarcato sabato scorso in città. Ma il Movimento deve ancora calare la sua carta più importante: Beppe Grillo sbarcherà a Trapani il prossimo 7 giugno.
Altra new entry di questa competizione elettorale è il movimento A Misura d’Uomo, fondato dal blogger trapanese Natale Salvo che per la prima volta si presenta ufficialmente ad una competizione elettorale. Una sola lista e il sostegno del senatore Fabrizio Bocchino, espulso nel 2014 dal M5s, e dell’ex magistrato Antonio Ingroia. Il candidato alla poltrona di primo cittadino per conto di questo variegato gruppo è il rivoluzionario avvocato Giuseppe Marascia. Un progetto ambizioso quello di A Misura d’Uomo, nato con l’ambizione di colmare il vuoto lasciato dalla sinistra.
Il Partito Democratico infine, spaccato al sul interno, si gioca la carta dell’ex consigliere e assessore Pietro Savona, dirigente dello Iacp, sostenuto dal deputato regionale Paolo Ruggirello (ex Articolo 4 confluito nel Pd). La frattura interna al Pd è stata palesata dalla decisione del sindaco uscente dem di Erice Giacomo Tranchida, che sulle amministrative di Trapani ha pubblicamente espresso il suo sostegno a Girolamo Fazio, definendo la scelta una manovra politica per contrastare l’avanzata di D’Alì. In città aleggia anche lo spettro di un silente accordo tra il Pd e Forza Italia in caso di ballottaggio. Circostanza smentita da Savona, intenzionato a conquistare palazzo Cavarretta.