Hanno cercato di sottrarre un ingente quantitativo di cavi di rame, circa 300 chili, poi posizionati a margine della recinzione. I tre sono stati notati mentre uscivano di corsa da un fabbricato e si nascondevano nella fitta vegetazione circostante. Bloccati, sono finiti in manette
Tentato furto allo stabilimento Blutec Tre asportano cavi di rame: arrestati
I carabinieri hanno arrestato, in flagranza del reato di tentato furto aggravato, Stefano Corso di 58 anni, Federico Corso di 51 anni e Salvatore La Bua di 47 anni. Secondo la ricostruzione fornita dai militari, alle 23 circa, una pattuglia ha notato danni alla recinzione dello stabilimento Blutec, ex Fiat di Termini Imerese. Era stato praticato un varco per accedere all’interno. Dopo aver chiamato rinforzi, con l’arrivo di altre due pattuglie che circondavano l’area, hanno effettuato una ricognizione.
Hanno notato subito un ingente quantitativo di cavi di rame, circa 300 chili, posizionati a margine della recinzione e successivamente tre persone che uscivano di corsa da un fabbricato dello stabilimento e si nascondevano nella fitta vegetazione circostante. Subito è partita la caccia ai malviventi, resa complessa dalla scarsa visibilità; l’area interessata è stata battuta palmo a palmo dai militari operanti che dopo oltre 45 minuti riuscivano a bloccare i prevenuti che al fine di sottrarsi alla cattura si erano mimetizzati nell’erba e nel terreno della menzionata area.
Sono stati quindi arrestati per il tentato furto dei cavi di rame. All’interno del capannone è stato poi verificato che i malviventi, dopo aver divelto una porta secondaria, hanno danneggiato una canaletta di alimentazione e con un seghetto hanno asportato i cavi di rame precedentemente individuati dai militari. All’interno inoltre è stata rinvenuta una busta contenente due seghetti con lama lunga circa 31 cm, due lame per seghetto lunghe circa 31 cm, una pinza in acciaio, una tronchesa, un taglierino, quattro lame da taglierino, un paio di guanti da carpentiere e due bobine di fil di ferro. Gli arrestati, dopo le formalità di rito sono stati tradferiti presso la Casa Circondariale di Termini Imerese in attesa del giudizio direttissimo ove i provvedimenti restrittivi venivano convalidati.