La prima commissione del Consiglio superiore della magistratura ha aperto una procedura per incompatibilità nei confronti di Francesco Paolo Giordano e di due pubblici ministeri, Giancarlo Longo e Maurizio Musco. La decisione arriva a seguito di un esposto da parte di otto colleghi
Siracusa, procuratore e due pm a rischio trasferimento Csm: «Situazione incide sull’imparzialità dell’attività»
Il procuratore di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, e due pm dello stesso ufficio, Giancarlo Longo e Maurizio Musco, rischiano il trasferimento d’ufficio. La prima commissione del Consiglio superiore della magistratura ha aperto nei loro confronti la relativa procedura per incompatibilità.
I tre magistrati, sottolinea una nota del presidente della prima commissione, Giuseppe Fanfani, si sono «venuti a trovare, a prescindere da esistenza di condotte colpevoli riconducibili a fattispecie di diversa natura, in una situazione tale da incidere sulla piena indipendenza e imparzialità dell’attività giudiziaria nella sede di Siracusa e nelle funzioni di pubblico ministero».
Per Musco, che è stato già trasferito a Sassari con provvedimento cautelare della sezione disciplinare del Csm, la nuova procedura riguarda solamente le funzioni di pubblico ministero. «La commissione provvederà a notificare il provvedimento agli interessati i quali saranno ascoltati nei prossimi giorni come prevede la procedura regolamentare».
La decisione è stata presa all’esito delle audizioni fatte a Siracusa dalla prima commissione la scorsa settimana. In particolare sono stati sentiti otto pm, firmatari di un esposto al Csm e alla Procura di Messina, il procuratore aggiunto, il presidente del tribunale, il prefetto e il presidente dell’Ordine degli avvocati. In precedenza era stato ascoltato a Roma il Procuratore generale.