Una competizione dall'altra parte del mondo dove, i dodici studenti della squadra catanese, hanno presentato un drone realizzato da docenti, dottorandi e studenti del dipartimento di Ingegneria elettrica, elettronica e informati e da quelli di Matematica e informatica, supportati da altre realtà
Unict, il team di robotica quarto in gara ad Abu Dhabi «Avere sfidato migliori atenei al mondo è una vittoria»
Tornano orgogliosi, soddisfatti e consapevoli delle proprie abilità. I dodici studenti catanesi della squadra di robotica dell’università di Catania hanno portato a casa un’altra vittoria. UnictTeam, infatti, ha conquistato il quarto posto nella competizione internazionale di robotica organizzata dalla Khalifa University di Abu Dhabi, alla quale si erano candidate 143 atenei da tutto il mondo.
Un’avventura che Salvatore Saccone, Alfio Mazzaglia, Antonio Scandurra, Piergiorgio Statello, Giuseppe Giammello, Gabriele Galvagna G., Luca Guarnera, Francesco Ragusa, Giuseppe Sutera, Fabio D’Urso, Fabio Farinella e Flavio Leggio hanno raccontato ieri pomeriggio nell’aula magna dell’edificio della didattica di Ingegneria, alla cittadella universitaria.
Alla competizione Mohamed Bin Zayed International Robotics Challenge (Mbzirc) la squadra ha presentato un drone realizzato in tutto e per tutto da docenti, dottorandi e studenti del dipartimento di Ingegneria elettrica, elettronica e informatica (Dieei) e del dipartimento di Matematica e informatica (Dmi), supportati dal System Lab di STMicroelectronics e dall’ingegnere Nunzio Abbate, dalla Micron Foundation, da Etnamatica, Kevin Shurter e Oranfresh.
«Hanno dimostrato una forte dose di buona volontà e voglia di crederci e di fare», commenta Giovanni Muscato, coordinatore del gruppo con gli ingegneri Luciano Cantelli e Carmelo Donato Melita del Dieei, Corrado Santoro (gruppo di sistemi autonomi del Dmi), Sebastiano Battiato e Giovanni Maria Farinella (Iplab, gruppo di computer vision del Dmi), supportati dal gruppo di Gianluca Cicala (Dicar) che ha messo a disposizione materiali innovativi e stampe 3d per la realizzazione di alcune componenti fondamentali dei droni.
«Aver sfidato le migliori università del mondo è stata già una vittoria – continua Muscato – ma essere tra le sole quattro che sono riuscite a far atterrare il drone su un veicolo in movimento a 15 chilometri orari e in maniera autonoma è stata una grande soddisfazione». Dietro ci sono circa diecimila ore di lavoro, un lungo anno tra progettazione, meeting, esperimenti e prove di volo. «Non è stato facile», conferma Fabio Farinella, 23 anni, che frequenta l’ultimo anno della specialistica di Ingegneria dell’automazione e del controllo dei sistemi complessi. Per lui e i colleghi non è stato semplice trovare il tempo tra esami e lezioni. «Le nottate non sono state poche – racconta – dopo le mattine in aula facevamo le ore piccole in laboratorio, dove restavamo anche fino alle tre di notte».
Sacrifici ripagati, oltre che dai risultati, dalla grande passione che anima gli studenti. «Da sempre sono stato colpito dall’informatica e dalla robotica – spiega Fabio – La disciplina permette di vedere con i propri occhi dispositivi che, tramite algoritmi, effettuano quanto vuoi in autonomia». Per i ragazzi il futuro può essere ovunque, a Catania come nel Nord Europa. «Siamo aperti a tutte le opportunità, anche gli Emirati Arabi si sono dimostrati una location da tenere in considerazione», dicono. «La priorità è approfondire lo studio fuori e magari tornare per portare nel nostro territorio le conoscenze acquisite all’estero», conclude Farinella.