Opera dei Pupi in crisi, formazione nelle scuole     «Un mestiere che muore, rischiamo di chiudere»

A Palermo gli antichi mestieri rischiano di perdersi per sempre, disperdendo una tradizione che si tramanda di generazione in generazione. È quanto sta accadendo alla famiglia Argento, che dal 1893 si dedica all’Opera dei pupi. Una preoccupazione che si lega sempre di più alla difficoltà di sostituire le vecchie maestranze. Inoltre a preoccupare gli Argento sono anche le spese sempre più elevate. Senza contare che «tra le mille complicazioni che abbiamo, c’è anche quella di fare arrivare il pubblico da noi, vicino alla Cattedrale – spiega ancora Argento -. Se si decide di chiudere il centro storico alle auto occorre allo stesso tempo garantire un servizio di bus navetta adeguato. In questo modo qui arriverebbero anche dei palermitani». Qui ormai, racconta ancora Argento,  si fanno vedere solo i turisti, «visitatori mordi e fuggi che arrivano con le navi da crociera e se ne vanno via lo stesso giorno». A prescindere da questo, il problema principale è quello di «vendere il nostro prodotto a un prezzo inferiore e pubblicizzarlo anche a livello europeo». Ci vogliono dai trenta ai quaranta giorni infatti per realizzare un personaggio fatto a mano come quello degli Argento: «Qui costruiamo dei piccoli gioielli». 

Un altro progetto che gli Argento vorrebbero realizzare è quello di allestire una mostra, esponendo i pezzi pregiati realizzati nel corso degli anni dalla famiglia. «Anche questo ha i suoi costi, se dobbiamo gestire tutto da soli andiamo incontro a dei grossi limiti», aggiunge. Il Comune inoltre, sottolinea Argento «non acquista più gli spettacoli dell’Opera dei Pupi, cosa che sarebbe utile non solo per il rilancio, ma anche per offrire un servizio alla città».

La famiglia si è così rivolta a Confartigianato, che propone un percorso formativo nelle scuole, per creare giovani artigiani. «Penso che se questo mondo viene recuperato, e i ragazzi imparano mestieri ormai quasi scomparsi come lavorare il legno, trasformare e lucidare i metalli, l’arte della pittura, la sartoria questo potrebbe dare loro opportunità di lavoro. Non solo nel campo dell’Opera dei Pupi ma anche per sviluppare altre professioni. Io faccio parte della quarta generazione, mio figlio dovrebbe appartenere alla quinta, ma se le cose continuano così, se non troviamo il modo di andare avanti saremo costretti a chiudere. Anche gli altri figli di artigiani sono andati a fare tutt’altra cosa per potere sopravvivere».

Continua quindi l’impegno di Confartigianato nel recupero degli antichi mestieri che nei giorni scorsi ha registrato un boom di iscritti a una selezione per aspiranti lustrascarpe. Probabilmente in questo caso verranno meno le polemiche che hanno caratterizzato la prima iniziativa. «Nell’ottica della rivalutazione e rinascita dei vecchi mestieri – dice il presidente provinciale Nunzio Reina – è necessario non trascurare le tradizioni che hanno reso la Sicilia nota in tutto il mondo. L’arte dei pupi non può morire, per questo i componenti della famiglia Argento hanno dato la propria disponibilità per avviare la formazione, insieme a Confartigianato, nelle scuole superiori. Si tratterebbe di lezioni gratuite, in grado di tramandare un mestiere prezioso ai più giovani che, una volta terminati gli studi potrebbero avere possibilità di lavoro molto più ampie». Le scuole interessate possono contattare Confartigianato.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]