I militari stanno indagando anche su quanto raccolto in questi ultimi anni dal dirigente comunale Gabriele Marchese sulla gestione della struttura. Sulla vicenda indagini sono in corso anche da parte della Digos
Dopo denunce animalisti i Nas al canile municipale Capo area: «Hanno verificato che è tutto in ordine»
Ancora non accenna a placarsi la bufera sul canile municipale. I carabinieri del Nas questa mattina si sono recati nella struttura di via Tiro a Segno per verificare quanto denunciato da alcuni animalisti sull’operazione che sta conducendo il Comune per svuotare la struttura ed consentire i lavori di ammodernamento. Decine di cani saranno trasferiti sia all’ex Mattatoio comunale che in altre strutture che si sono rese disponibili ad accoglierli. Davanti al canile una quindicina di persone sul posto per chiedere chiarezza rispetto alla gestione del trasferimento degli animali. Venerdì si è verificato un mail bombing indirizzato alla giunta e ai candidati sindaco per chiedere a quale associazione sarebbero stati affidati gli animali.
I militari stanno indagando non soltanto sulle denunce presentate da associazioni di animalisti, ma anche su quanto raccolto in questi ultimi anni dal dirigente comunale Gabriele Marchese sulla gestione della struttura. «Da quando sono arrivato sul posto abbiamo parlato nel mio ufficio. Non hanno acquisito documenti o altro. Non gli ho fatto vedere nemmeno le carte, perché non hanno avuto bisogno di chiederle», riferisce ancora Marchese che aggiunge: «Hanno costatato che è tutto in ordine, che il trasportatore è in regola, che si stanno preparando gli atti amministrativi per fare questo viaggio in tutta tranquillità e serenità. Poi se ne sono andati». Il capo area afferma poi di stare valutando «l’ipotesi di querelare individui o associazioni locali o nazionali che speculano sulle difficoltà dei comuni a gestire il tema cani». Sulla vicenda indagini sono in corso anche da parte della Digos.
La data del trasferimento degli animali dipende con tutta probabilità da come si metteranno le cose sul fronte della protesta. «Quando sono uscito dal canile il drappello di persone si era sciolto – continua Marchese – c’erano le guardie dell’Oipa e gli ho spiegato la situazione e che faremo tutto in funzione e nell’ottica del benessere degli animali».