Misterbianco, in quattro sfidano il 74enne Di Guardo Patto con Sammartino per centrare quarto mandato

Due generazioni che si sfidano. Da un lato un esperto 74enne che non vuole mollare la presa e dall’altro un 32enne rampante. In mezzo, almeno per il momento, ci sono tre possibili outsider. Ecco la prima bozza del puzzle sulle elezioni amministrative di Misterbianco. Il grosso centro alle porte di Catania sarà chiamato al voto tra maggio e giugno, la data non è stata ancora ufficializzata, e rappresenterà un banco di prova per tanti onorevoli locali per dimostrare il loro peso politico in vista delle regionali di ottobre. Tra i contendenti la questione non si limita però soltanto alle differenze anagrafiche. Dietro a nomi e simboli ci sarà anche la solita ragnatela di alleanze, accordi, tradimenti e spartizioni. Il ruolo dell’esperto spetta di diritto proprio a Nino Di Guardo, primo cittadino uscente con alle spalle una lunga carriera politica. Per quasi dieci anni sindaco negli anni ’90, è stato al vertice di Misterbianco anche negli anni ’80 con il Partito socialista. Poi per due mandati si è spostato a Palermo nel ruolo di deputato regionale all’Ars con il Partito democratico. Per lui però gli ultimi anni trascorsi al palazzo di città non sono sempre filati lisci.

Nel 2014 il consiglio comunale decide di voltargli le spalle con circa dieci consiglieri comunali che si avvicinano al gruppo politico dei deputati regionali Valeria Sudano e Luca Sammartino. Qualche anno dopo, siamo nel 2016, Di Guardo si autosospende dal Pd. Proprio durante questo biennio, nel quale regna l’incertezza sulla sua collocazione politica, c’è l’avvicinamento con gli eredi di Lino Leanza, che nel 2012 era stato suo avversario sponsorizzando la candidatura di Nino Condorelli. La mossa più eclatante avviene con la nomina, a ottobre 2014, di Marco Corsaro a suo vicesindaco. Ma «l’amore è litigarello» come cantava Jimmy Fontana nel 1970 e quasi due anni dopo Corsaro lascia la poltrona e fonda il movimento Guardiamo avanti. Che adesso, con l’elezione alle porte, è lo zoccolo duro della nuova coalizione anti-Di Guardo

Proprio in questo contesto si sviluppa un riavvicinamento tra l’attuale sindaco e il duo di deputati regionali di Articolo 4 Sammartino-Sudano. In tanti però in città storcono il naso per la parentela che lega la seconda con l’ex senatore democristiano Mimmo Sudano e la strategica importanza per la presenza in zona delle discariche Tiritì-Valanghe d’inverno. Impianto di proprietà della famiglia Proto, storicamente vicina proprio ai Sudano. I due volti più rappresentativi di quest’area a livello locale, con pacchetti di voti da centinaia di preferenze, sono i consiglieri comunali uscenti Carmelo Santapaola e Aldo Parrinello. A tirarsi fuori sono invece Marcello Russo e Maria Carmela Buzzanca. Quest’ultima ha ufficializzato la sua candidatura autonoma: inizialmente vicina a Forza italia, la professoressa 69enne avrebbe perso l’appoggio degli azzurri che invece candideranno Cristina Buffa, ritenuta vicina al senatore etneo Vincenzo Gibiino

Il 32enne Corsaro ieri ha presentato ufficialmente la sua candidatura allo stabilimento Monaco. A sostegno dell’ex vicesindaco al momento ci saranno sei liste tutte di estrazione civica tra cui La voce di Misterbianco di Giusy Percipalle, del gruppo politico di Manlio Messina, consigliere comunale a Catania di Fratelli d’Italia. Corsaro gode delle simpatie politiche di Anthony Barbagallo, assessore al Turismo alla Regione siciliana del Partito democratico, e degli ex uomini del Nuovo centrodestra da qualche giorno confluiti ufficialmente nel nuovo movimento Alternativa Popolare. Chi ha mollato la corsa a sindaco, per sostenere la ricandidatura di Nino Di Guardo, è invece Matteo Marchese, consigliere comunale e segretario provinciale di Sicilia futura, contenitore politico del deputato regionale acese Nicola D’Agostino e dell’amministratore delegato della Sac Nico Torrisi. In queste ore prende anche sempre più campo il nome del candidato del Movimento 5 stelle. I pentastellati dovrebbero confluire attorno al nome dell’attivista  e studente d’Informatica 29enne Giuseppe Di Stefano. Resta incerta invece la posizione del mondo No-discarica. Al cui interno spicca il nome di Massimo La Piana, già candidato a sindaco nel 2012 contro Di Guardo e oggi secondo i rumors locali corteggiato da tutte le coalizioni. 


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]