L'amministrazione organizza una riunione con gli attivisti per discutere del regolamento sul Verde ma i gruppi rimandano l'invito al mittente. «Non possiamo andare senza averlo studiato prima», dice il portavoce del coordinamento che ne raggruppa una quindicina. Il quale lamenta l'assenza di dialogo con Palazzo degli elefanti
Verde, le associazioni ambientaliste contro il Comune «Convocazione all’ultimo minuto, indirizzi mail errati»
Associazione attive nel settore dell’Ambiente e uffici comunali che gestiscono il Verde cittadino, nel mezzo una presunta assenza di dialogo lunga sette mesi e l’accusa di convocare una riunione – fissata per oggi – all’ultimo minuto. A sollevare la polemica è il neonato coordinamento Verde e salute di Catania, che raccoglie 15 associazioni del territorio. «Vogliamo collaborare con l’amministrazione ma dobbiamo essere messi nelle condizioni di lavorare bene. L’ente non può fissare un appuntamento per discutere del regolamento sul Verde pubblico senza fornircene copia», dichiara il portavoce Giuseppe Rannisi, già presidente della Lipu. Il quale, aggiunge: «Non abbiamo interesse a fare le belle statuine ma vogliamo avere un ruolo proficuo e per questo ci servono le carte che non ci sono state fornite». Il regolamento sul Verde è atteso da tempo in città e contiene le linee guida per la gestione del settore. «Le associazioni sono state convocate tutte le volte che ci sono state riunioni sul tema, e per tempo», replica l’assessore all’Ecologia Rosario D’Agata.
L’assessorato al Verde, la scorsa settimana, ha invitato le associazione ambientaliste del capoluogo a partecipare a un incontro, che si terrà domattina, sul regolamento del Verde cittadino. L’ultimo dialogo tra l’ente e gli attivisti risale «a sette mesi fa. Nel frattempo le statistiche nazionali ci hanno mostrato che Catania è nelle ultime posizioni per qualità della vita e per la salubrità dell’aria che respiriamo», precisa Rannisi del coordinamento Verde e salute. «Considerata la mancanza di dialogo, diverse realtà attive sul tema nel territorio hanno creato il gruppo di cui sono portavoce. Lo stato della gestione del Verde cittadino è evidente a tutti, altrimenti le statistiche direbbero altro. In questo contesto – continua Rannisi -, l’amministrazione, che non ci contatta da molto tempo, decide di indire una riunione su un importante regolamento che ha completato ma di cui non ci fornisce copia». «Pensano forse che ci interessa andare a fare presenza? Certo che no. Il nostro obiettivo è quello di avere un ruolo utile a migliorare le condizioni di salute e di verde cittadino, di collaborare insieme agli amministratori e di potere studiare con loro le strategie da attuare per il bene di tutti», precisa il portavoce del coordinamento.
«Al tavolo tecnico, inoltre, sono state invitate associazioni che non erano state messe al corrente del regolamento e altre alle quali non è arrivata la mail di convocazione perché gli indirizzi sono sbagliati», aggiunge Rannisi. «Non siamo disponibili ad azioni di facciata per cui abbiamo chiesto all’amministrazione la pubblicazione dei vecchi verbali delle riunioni sul Verde, di verificare gli indirizzi delle mail e di convocarci solo dopo averci fornito la bozza del regolamento sul Verde che verrà portato al vaglio del Consiglio comunale», conclude Giuseppe Rannisi. «Ho partecipato all’incontro di presentazione del neonato coordinamento qualche giorno fa. Se non abbiamo chiamato le associazioni da qualche mese è solo perché il regolamento al Verde non era ancora pronto. Sono certo che avremo modo di parlarne tutti insieme», replica l’assessore all’Ambiente Rosario D’Agata. Nonostante l’annuncio di non partecipare della associazioni invitate perché, nei fatti, «l’invito è da ritenersi nullo».
Al coordinamento Verde e salute aderiscono: Lipu, Etna fauna siciliana Catania, Hera donnambiente, Adas onlus, Forum bces, Isde Catania-Medici per l’ambiente, Etna garden club, Mobilità sostenibile Catania, Stelle e ambiente, Wwf Sicilia Nord-orientale, Aiab, Città Insieme.