La responsabile della cultura dell'amministrazione Accorinti ha informato il primo cittadino della propria uscita. La decisione sarebbe stata presa già prima del voto sulla mozione di sfiducia. Partito il toto-nomi. Novità potrebbero essercene già domani
Messina, si dimette anche l’assessora Ursino «Sono una tecnica, la giunta è troppo politica»
L’amministrazione Accorinti è salva, ma continua a perdere pezzi. L’assessora alla Cultura Daniela Ursino si è dimessa. La decisione è stata comunicata oggi, ma la notizia era nell’aria da settimane. Tutti avevano notato l’assenza durante la manifestazione a favore della sfiducia a piazza Duomo a fine gennaio. E mercoledì Ursino non era accanto al sindaco. C’erano tutti gli assessori tranne lei. Anche se a un certo punto ha fatto capolino in aula consiliare, ma dietro le quinte.
Ursino si era defilata nelle ultime settimane. Quasi a presagire quanto concretizzatosi oggi. L’ormai ex esponente della giunta aveva già rassegnato le dimissioni prima del voto della sfiducia, ma privatamente al sindaco. Nel giorno di San Valentino si è quindi spezzato il rapporto con Accorinti perché, ha detto Ursino, «ero entrata in giunta come tecnico, ma quest’amministrazione si sta troppo politicizzando». Un disagio che l’altro assessore dimissionario Luca Eller aveva manifestato.
Dietro le dimissioni c’è invece chi vede il primo effetto della mancata sfiducia al sindaco Accorinti. A motivare l’abbandono potrebbe essere stata la scelta dei Democratici riformisti di votare a favore della mozione e mandare a casa il primo cittadino. Il partito di Beppe Picciolo è stato associato al nome di Ursino, fin dal suo ingresso in giunta lo scorso anno.
Adesso le poltrone da riempire sono due. E già domani potrebbero esserci novità in programma. La giunta, in tal senso, ha già indetto una conferenza stampa. Il toto-assessori è scattato già da giorni. Al posto di Ursino potremmo vedere l’attuale capogruppo di Cambiamo Messina dal Basso, Lucy Fenech, o la consigliera accorintiana Ivana Risitano. Si parla anche di un possibile ingresso in giunta, al posto di Luca Eller, per Federico Alagna, ex portavoce del movimento che ha portato all’elezione del sindaco, o del professor Dario Latella.