Da domani e fino al 19 febbraio sarà possibile ammirare le opere del pittore agrigentino alla Fabbrica 102. Il termine affection si riferisce a quel poco di affetto che chi 'batte' e 'aspetta' ricerca, ed evoca pure le 'affezioni'
Un peu d’affection, la personale di Luca Sclafani «Quando alla forma subentra l’epifania dell’arte»
Inaugura domani 1 febbraio alla Fabbrica 102 di via Monteleone 32 la mostra Un peu d’affection del pittore Luca Sclafani. Fino al 19 febbraio sarà possibile ammirare i quadri realizzati dall’artista agrigentino. Nelle sue opere, la rivelazione di un’immagine si discosta dalla sua costruzione formale. Nei quadri di Sclafani l’azione e l’intenzione possono ridursi al minimo. Ad esse possono subentrare una stasi, una sospensione delle azioni, del tempo e perfino dei pensieri, fino ad arrivare all’epifania di un reale dell’arte talmente evidente da contaminare col suo apparire la scena degli umani.
Il termine Affection si riferisce a quel poco di affetto che chi “batte” e “aspetta” ricerca, ed evoca pure le “affezioni” che possono colpire chi si dedica a certi incontri occasionali. “Affection” richiama inoltre i “contagi”, anch’essi occasionali, tra le immagini dell’arte e del Mito – qui rappresentate come veli – e lo sfondo della scena reale nella quale l’osceno (fuori-dalla-scena) appare e deborda.
Scheda dell’artista
Luca Sclafani è nato ad Agrigento nel 1969. Personali e collettive: (Monastero di Santo Spirito, Agrigento; Fabbriche Chiaramontane, Ag; Centro Culturale Pasolini; Teatro Garibaldi Aperto, Palermo; Spazio Espositivo F.Siracusa). Dal 2010, oltre alla produzione pittorica, realizza diverse serie di collages (L’Invenzione di Venezia; Per “Comu s’an fuss; Un peu d’affection). Parallelamente all’attività artistica scrive testi sull’arte e cura la collettiva Quarantagradi (R.Bruno, A.Leto, L.Reina, Bruccoleri, Tedesco). Dal 2014 collabora ad alcune interviste ad altri artisti (Viola, Pinelli, etc.) per lo Spazio Espositivo F.Siracusa.