I lavori potrebbero avviarsi verso una sorta di congelamento, con gli operai addetti alla sola sicurezza in attesa che si pronunci l'arbitrato sugli ulteriori cento milioni di euro chiesti dall'azienda titolare dell'appalto a Rfi per sopperire alle spese sostenute per l'intoppo degli espropri di vicolo Bernava
Passante, Sis annuncia 200 licenziamenti «Passo preoccupante verso stop cantiere»
Il destino del cantiere per il passante ferroviario sembra essere legato a un filo. La Sis, azienda titolare dell’appalto, ha annunciato il licenziamento di 200 dei circa 270 lavoratori attualmente impegnati nell’opera. Con una forza lavoro così esigua, però, sarebbe impossibile portare avanti i lavori, che pure sono già stati realizzati per oltre l’ottanta percento della tratta che dalla Stazione centrale prosegue fino all’aeroporto di Punta Raisi. Una cinquantina di lavoratori basterebbe a mantenere gli standard di sicurezza dei lavori. «Se questa intenzione venisse messa in atto, significherebbe la chiusura del cantiere del passante ferroviario, che vede impegnato in questo momento 270 operai. Se l’azienda licenzia 200 lavoratori, significa chiudere il cantiere» dichiarano in una nota congiunta Ignazio Baudo, Dino Cirivello e Francesco Piastra, segretai provinciali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Palermo.
Secondo quanto si vocifera nell’ambiente, l’intenzione potrebbe essere quella di congelare il cantiere in attesa che si pronunci l’arbitrato, chiamato a esprimersi sugli ulteriori cento milioni di euro chiesti da Sis per sopperire alle spese sostenute per l’intoppo degli espropri di vicolo Bernava. «Un segnale molto negativo – secondo Paolo D’Anca e Dino Cirivello, della Filca Cisl – il primo di una stagione che si preannuncia particolarmente calda per i lavoratori dei cantieri». anche sul fronte dell’anello ferroviario, infatti, le cose non vanno molto meglio, con la Tecnis che potrebbe tornare nelle mani dei proprietari, estromessi tempo fa da un’inchiesta che ne ha decimato i vertici. E che per questo motivo si trova in una situazione di stallo.
I sindacati si sono rivolti al ministro Graziano Delrio che si è già occupato della questione Sis ai tempi del primo blocco dei lavori, a dicembre. «Abbiamo spedito una lettera al ministro in cui chiediamo di essere convocati unitamente alla stazione appaltante, a Rfi e all’assessorato regionale alle Infrastrutture – aggiungono Ignazio Baudo, Dino Cirivello e Francesco Piastra – Nei prossimi giorni svolgeremo le assemblee con i lavoratori per informarli. E per decidere le iniziative opportune da adottare».