Il coordinatore regionale dell'Area democrazia e lavoro della Cgil Sicilia è critico nei confronti di quei partiti della corrente mancina, su tutti Rifondazione, per l'apparentamento con un candidato sostenuto anche da democratici e da Sicilia futura di Cardinale. «Si sarebbe potuta fare una lista civica»
Comunali, il sostegno Pd a Orlando divide la sinistra Cipriano: «Chi appoggia sindaco non ci rappresenta»
Una parte della sinistra palermitana si organizza a sostegno del sindaco uscente Leoluca Orlando alle prossime elezioni amministrative. Con il nome di Sinistra Comune partiti come Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista e L’altra Europa, oltre ad alcuni movimenti e reti associative che operano sul territorio, si raccolgono attorno ad Erasmo Palazzotto, deputato nazionale di Sinistra Italiana e Giusto Catania, assessore alla mobilità della giunta Orlando. «Non ci interessa costruire coalizioni o alleanze sulla base di alchimie politiche – dice Palazzotto – lo vogliamo fare sulla base dell’idea di quella che sarà la città del futuro».
A quanto pare, però, non tutti gli esponenti che si collocano a sinistra sono del medesimo parere. Parola di Saverio Cipriano, coordinatore regionale dell’Area Democrazia e lavoro della Cgil Sicilia che, proprio per la funzione che svolge all’interno del sindacato, ci tiene a sottolineare le criticità della scelta del progetto di Sinistra Comune di sostenere Orlando, in trattativa con il Partito democratico e che ha già ottenuto il sostegno di Sicilia futura, il movimento di Salvatore Cardinale, vicino al renziano Luca Lotti. «Fare una lista definita di sinistra accanto ad Orlando, che è un personaggio divisivo, significa fare un danno alla volontà di fare sintesi nel campo della sinistra stessa». Queste le parole di Cipriano, che fa riferimento al fatto che altre componenti di quest’area – Possibile di Civati, il movimento che fa riferimento a De Magistris, i Comunisti Italiani e una parte stessa di Sinistra Italiana – non si sentano rappresentate dall’accordo, definito dall’esponente della Cgil «una forzatura elettoralistica a sostegno di Catania e Palazzotto».
Cipriano vuole continuare a occuparsi di sindacato, quindi nessuna candidatura in vista, la volontà è quella però di contribuire a creare un percorso comune per la sinistra, alternativo al Pd, che all’interno della Cgil trova già una sua unità ma che durante le amministrative si separa. «L’unico coerente in questo percorso è Orlando, che è da sempre democristiano, chi non è coerente è chi lo sostiene con una lista che si fa chiamare di sinistra». Insomma, tirando le somme del ragionamento, per Cipriano si poteva creare una lista civica senza tirare in ballo l’appartenenza politica, escludendo così chi si identifica con i principi di sinistra ma che non si sente rappresentato da Orlando e dai suoi alleati. Un progetto unitario proprio per le anime della sinistra palermitana sarebbe stato auspicabile ma in mancanza di questo bisognerà accontentarsi dei candidati in pista. Quindi Cipriano chi voterà? «Non ho ancora deciso, ma probabilmente voterò Orlando». Con il naso tappato, s’intende. Le storiche divisioni della sinistra italiana si ripropongono a tutti i livelli e Palermo in questo non fa eccezione.