L'inchiesta Doppia sponda ha fatto luce sulle attività di due gruppi criminali attivi nel capoluogo peloritano, grazie anche ai rapporti instaurati con esponenti della mafia etnea. Diciannove in tutto i provvedimenti cautelari: 13 in carcere, quattro ai domiciliari, mentre per due previsto l'obbligo di firma. Guarda il video
Messina, 17 arresti per traffico di stupefacenti Rapporti con clan catanesi, ordini dal carcere
Traffico di droga a ridosso dello Stretto, con il contributo delle cosche mafiose catanesi. È questo il cuore dell’inchiesta Doppia sponda, condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Messina, che ha portato all’arresto di 17 persone.
I provvedimenti, emessi dal gip del Tribunale su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, prevedono 13 custodie cautelari in carcere, quattro persone agli arresti domiciliari, mentre per altri due è stato previsto l’obbligo di firma.
Secondo gli investigatori, due gruppi criminali gestivano il traffico di stupefacenti – soprattutto cocaina e marijuana – a Messina, grazie anche ai rapporti instaurati con esponenti di vertice della criminalità organizzata etnea. Gli ordini arrivavano dal carcere.