Ferdinando Vinciguerra, già condannato per rapina e ricettazione e considerato vicino alla famiglia di Cosa nostra Santapaola, è stato arrestato ieri dai carabinieri di Paternò. Gli avevano sospeso l'attività al mercato ortofrutticolo ma lui continuava a smerciare frutta
Arrestato imprenditore del settore ortofrutta Gestiva box nonostante i sigilli della procura
Minacce commesse con metodo mafioso. Nello specifico, due auto incendiate allo stesso proprietario: l’avvocato Giuseppe Maria Francesco Fallica. È con questa accusa che è stato arrestato ieri, dai carabinieri della compagnia di Paternò, Ferdinando Vinciguerra, considerato dagli investigatori vicino al clan Santapaola-Ercolano. L’uomo è titolare dell’azienda Quattro stagioni srl che opera all’interno del mercato ortofrutticolo di Bicocca, il Maas, e che è stata sequestrata a giugno 2016. Il collegamento tra Fallica e l’impresa è semplice: il legale paternese era stato nominato dal tribunale amministratore giudiziario della società dell’arrestato. Le minacce avrebbero avuto lo scopo di costringere Fallica a non dare esecuzione al provvedimento di sospensione e chiusura dell’attività commerciale.
La vicenda parte il 13 giugno scorso, quanto il tribunale di prevenzione, su proposta della procura della Repubblica di Catania, confisca – con decreto di primo grado – numerosi beni riconducibili a Ferdinando Vinciguerra, persona già condannata per ricettazione e rapina, e considerata pericolosa perché vicina alla cosca Santapaola-Ercolano. Oltre a essere imputato per un’estorsione aggravata ai danni di un altro imprenditore, Andrea Tomasich, insieme al boss Carmelo Puglisi. Tra i beni confiscati e oggi gestiti dal tribunale tramite un amministratore giudiziario, vi sono, oltre ad alcuni immobili e veicoli, anche alcune società che operano nel settore della commercializzazione delle frutta e verdura. Tra queste, appunto, la Quattro stagioni srl.
Il tribunale, dopo alcuni mesi di gestione, aveva però manifestato l’intenzione di chiudere l’azienda perché «ingestibile e incontrollabile». Vinciguerra infatti, in numerose occasioni, avrebbe violato insieme ai familiari i sigilli riappropriandosi con violenza del box confiscato, continuando illegalmente l’attività economica ormai gestita dall’autorità giudiziaria. Il 29 novembre sono stati apposti i nuovi sigilli al box, quando i carabinieri di Paternò, insieme alla sezione cinofili di Nicolosi, avrebbero scoperto l’uomo intento nella sua attività nel mercato di Bicocca. Vinciguerra era stato denunciato per i reati di violazione dei sigilli e di un provvedimento dei giudici. Il tutto avvalendosi, secondo i magistrati, del metodo mafioso. L’arrestato è stato portato nel carcere di Bicocca. Sarà interrogato nei prossimi giorni.