A Biancavilla il sindaco Pippo Glorioso ha firmato l'ordinanza, che impone lo stop alle lezioni per verificare il corretto funzionamento dei riscaldamenti mentre a Catania le aule sarebbero rimaste al gelo. A Ragalna sono quasi 200 i contatori da sostituire perché danneggiati dal freddo.
Maltempo, continuano i disagi in diversi Comuni Termosifoni spenti a scuola e strade ghiacciate
Prima la neve e adesso il gelo stanno mettendo a nudo l’impreparazione da parte della maggior parte dei Comuni pedemontani dell’Etna nell’affrontare l’emergenza maltempo di questi giorni. A soffrire di più sono stati i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado. Domani resteranno ancora chiusi gli istituti di Bronte, Maniace, Maletto e Randazzo, dove persiste la presenza di ghiaccio e neve nelle strade più interne della città, ma anche le temperature sono decisamente sotto la media del periodo. In altri paesi, invece, dove le scuole hanno aperto regolarmente dopo le festività natalizie, gli studenti hanno lavorato con cappotti e guanti perché gli impianti di riscaldamento dopo settimane di fermo istituzionale hanno ripreso con lentezza la propria funzionalità. In alcuni casi però non sono ripartiti perché guasti a causa del freddo e del gelo.
A Biancavilla il sindaco Pippo Glorioso ha firmato le ordinanze di chiusura di tre scuole comunali per la giornata di domani in via cautelativa, al fine di verificare il corretto funzionamento degli impianti di riscaldamento. Le scuole interessate sono l’Istituto comprensivo Antonio Bruno, la sede distaccata del secondo circolo didattico di via Dei Mandorli e la scuola Clara Zappalà di via Pistoia. A Santa Maria di Licodia, all’interno dell’istituto comprensivo Don Bosco, ragazzi e personale docente hanno dovuto fare i conti con le temperature polari e solo nella tarda mattinata è tornato il caldo. Situazione identica a Paternò all’interno del plesso scolastico di via Libertà, dove si trovano le aule del secondo circolo didattico Giovanni XXIII e del comprensivo Don Milani. Solo intorno alle 12.30 gli impianti sono entrati in funzione a pieno regime .
A Nicolosi il sindaco Nino Borzi attraverso la sua pagina Facebook specifica che «gli operai comunali, personale scolastico, vigili urbani e volontari dei gruppi di Protezione civile sono stati negli edifici scolastici nelle primissime ore del mattino a disposizione per qualsivoglia eventualità. Nessuna comunicazione da parte dell’azienda trasporti circa criticità per i pullman scolastici». Problemi di natura diversa a Ragalna dove il freddo ha congelato l’acqua nelle tubature e il sindaco Salvo Chisari ha aggiornato la popolazione tramite il suo profilo social. «La mancanza di acqua è dovuta al congelamento delle tubature esterne e quindi ben poco può fare l’Acoset. Per quanto riguarda la sostituzione dei contatori rotti, allo stato attuale, solo a Ragalna, devono essere cambiati circa 200 apparecchi (oltre 1000 in tutto il territorio di pertinenza dell’azienda). Solo ieri, nel giro fatto assieme all’operatore, ne abbiamo chiusi una trentina. Tutti questi sono già stati annotati dall’operatore e le operazioni saranno fatte automaticamente. Le previsioni dicono che potrebbe di nuovo nevicare stanotte o domani. In questa malaugurata ipotesi raccomandiamo di prestare ulteriore attenzione, soprattutto nelle prime ore del mattino».
A Catania come segnala l’associazione Codici le scuole sono rimaste al freddo: «Abbiamo appreso che il Comune non ha ancora attivato i riscaldamenti in diversi istituti scolastici – si legge in un comunicato inviato alla stampa -. Inoltre in alcune scuole con mensa, a quanto pare, il cibo quest’oggi è arrivato alle 14.30, anziché alle 12.30. Gli alimenti erano congelati a causa del freddo e quindi immangiabili. La beffa sulla beffa se si pensa che il servizio mensa è pagato dai genitori».