Cancelli sbarrati a Randazzo, Maletto, Bronte e Castiglione di Sicilia. Una sola giornata di stop alle lezioni invece a Linguaglossa, Piedimonte Etneo, Sant'Alfio e Milo. Gli impianti di risaliti di Etna sud non sono entrati in funzione per il forte vento ma si registrano alcuni incidenti in montagna
Scuole chiuse fino a martedì in quattro Comuni Due escursionisti feriti dopo cadute sulla neve
Scuole chiuse domani e martedì a Randazzo, Maletto, Bronte, Castiglione di Sicilia e, al momento soltanto lunedì, a Linguaglossa, Piedimonte Etneo, Sant’Alfio e Milo. Questa una delle diverse misure messe in campo dai sindaci dei centri pedemontani, alle prese soprattutto con un’emergenza viabilità che non si è risolta con il migliorare delle condizioni meteo. È ancora molto complicato il quadro a Castiglione, dove le nevicate sono state particolarmente abbondanti. L’arrivo degli spazzaneve ha ristabilito le cose in centro e, anche se non di molto, lungo la strada statale 120 dove tuttavia permane uno strato di ghiaccio che rende difficile la circolazione a Passopisciaro, Rovittello e Solicchiata. Si avviano invece verso il quarto giorno di isolamento le frazioni di Gravà e Verzella, nella valle dell’Alcantara, lontane dai percorsi più battuti e poco popolose.
A Linguaglossa, le polemiche per un intervento secondo alcuni «poco tempestivo e disorganizzato» da parte del Comune, non hanno frenato l’azione delle imprese incaricate dall’ente per la rimozione della neve e lo spargimento del sale per le vie cittadine. Il sindaco Rosa Maria Vecchio ha attivato il centro operativo comunale di Protezione civile, facendo poi concentrare gli sforzi dei mezzi a disposizione sul ripristino della viabilità nei punti nevralgici del paese, fra cui l’ex ospedale San Rocco, farmacie, distributori di carburante, chiese e bancomat. I disagi maggiori, adesso, arrivano dallo scoppio dei contatori idrici e dalle tubature gelate in numerose abitazioni, dove l’acqua verosimilmente ritornerà quando l’emergenza neve si sarà attenuata.
Sull’Etna gli impianti sciistici di Piano Provenzana, dopo una giornata di stop imposta dal forte vento, sono stati riaperti e le difficoltà di circolazione lungo la strada Mareneve – spalata e percorribile solo con catene – non hanno fermato il consistente afflusso di sciatori ed escursionisti. Scenario simile a Etna sud, dove tuttavia gli impianti di risalita non sono entrati in funzione per le raffiche di vento in quota, e dove si sono anche verificati alcuni incidenti. Due escursionisti, un 36enne di Tremestieri Etneo ed un 29enne residente a Sciacca, sono rimasti infortunati dopo una caduta sulla neve e subito soccorsi dagli uomini del Soccorso alpino e speleologico operativi a Etna Sud, affiancati dal Soccorso Alpino della Polizia di Stato. Il primo dei due ha riportato un trauma cranico con amnesia, il secondo un trauma alla colonna vertebrale.