Passione, lungimiranza e senso di responsabilità. Il presidente del Senato ricorda l'ex presidente della Regione ucciso dalla mafia in via Libertà nel 1980 descrivendolo come un esempio per tutti i politici, ancora oggi. Un omicidio, quello del fratello del capo dello Stato, su cui ancora non è stata fatta piena luce
Palermo ricorda Pierstanti Mattarella Grasso: «Continuare a cercare verità»
Piersanti Mattarella è stato ucciso a Palermo, in via Libertà, esattamente 37 anni fa. Un omicidio per mano mafiosa sul quale ancora non è stata fatta piena luce. A ricordarlo è Pietro Grasso, presidente del Senato, che come ogni anno ha preso parte alla commemorazione. Purtroppo – dice Grasso – seppur sono stati condannati tutti i componenti della cupola mafiosa, non si è mai potuta accertare l’identità del killer. La tendenza alla ricerca della verità non ci deve mai abbandonare. Nella mia vita di magistrato ho sempre cercato in tutti i modi di trovare questo ultimo scampolo di verità senza riuscirci ma non è mai detta l’ultima parola».
«Piersanti Mattarella aveva passione, lungimiranza e senso di responsabilità tali da dovere essere un esempio ancora oggi per tutti gli uomini politici», continua Grasso, che parla di un altro siciliano che «si è sacrificato per l’idea di una Sicilia libera e felice, di una terra dove vivere senza violenza, paura, sopraffazioni e privilegi». «Tutti i collaboratori di giustizia – conclude il presidente del Senato – ci hanno detto che e’ stata la mafia, magari come braccio armato anche di altri interessi».